Ci sono grandi editori che vagano di convegno in convention cercando un business model per far quadrare il passato con il futuro. E ci sono altri editori, piccoli e medi, che da anni guadagnano online senza tante storie. Tra questi c'è il giovane Luca Lani, che ha creato con Fernando Diana CityNews, il network di 38 quotidiani locali, all'insegna della sinergia tra network nazionale e pubblicità locale.
CityNews, tra milioni e miliardi
L'idea dei due soci era di "sviluppare tutto quel mercato che prima andava sulle Pagine Gialle e sulla free press locale. Un mercato enorme, da 1,2 miliardi, che si doveva digitalizzare e che, nonostante la crisi, ogni mese continua a crescere". Infatti, CityNews nel 2012 (primo anno di attività reale), ha fatturato 1,4 milioni, che dovrebbero diventare 3 milioni nel 2013, secondo una proiezione statistica partita con i 300mila euro del 2011.
In pratica, il target 2013 di CityNews è di fatturare in media 79mila euro l'anno per ogni testata locale (solo 6.600 al mese, 220 euro al giorno di piccola pubblicità). Piccole cifre che andranno a formare i 3 milioni, con ampi margini di miglioramento.
La formula editoriale di CityNews
Sul piano editoriale, la formula di CityNews è lo stesso che dell' Huffington Post ha sviluppato su scala internazionale, dall'America (Nord e Sud) all'Europa: un core di notizie per tutte le edizioni, più cronaca locale e iperlocale.
Come spiega Lani: "facciamo questa cosa per soldi, ma la concepiamo come servizio. [...] L'idea di CityNews è quella di far giungere agli utenti ciò che succede nel quartiere dove vivono. I cittadini ci scrivono, commentano, mandano foto, postano notizie. Il giornale diventa partecipato, un giornale-piattaforma, una cosa ben diversa da quella che fanno i giornali tradizionali".
La formula commerciale di CityNews
Sul piano marketing, dove ogni discorso di successo deve partire dalla Domanda e dai Bisogni serviti, bisogna riconoscere che CityNews ha risposto in modo lineare ad una domanda di mercato: visibilità commerciale per gli operatori locali. Poi hanno anche fatto in modo che questa risposta fosse remunerativa, con "sinergie di prodotto" ed economie di scala. Infatti i 38 quotidiani che formano CityNews sono realizzati con ottanta persone full time e 120 collaboratori (niente carta, tipografia e altro).
La formula di CityNews può piacere o non piacere, ma è certo che i due imprenditori hanno rovesciato il paradigma dei grandi quotidiani (in crisi), quelli che hanno al vertice della piramide dei "bisogni serviti" non il lettore, ma la proprietà del giornale (banche, assicurazioni e industrie) e le grandi concessionarie di pubblicità. Con la conseguenza che i lettori sono sempre stati pochi e scarseggiavano già prima del digitale.
(Le citazioni sono tratte dall'intervista a Luca Lani su CityNews, pubblicata sul mensile Prima Comunicazione, maggio 2013).
Video: il " think glocal " (global +local)di CityNews.
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