Fantomàtico
Dal francese fantômatique, derivato di fantôme ‘fantasma’.
Aggettivo.
1. Simile a un fantasma; inconsistente, immaginario, spettrale.
2. Irreperibile; inafferrabile: un ladro fantomatico.
Una (parola) giapponese a Roma
Forfait [fOr'fE]
Voce francese; participio passato di forfaire ‘trasgredire’, composto di fors ‘fuori’ e faire ‘fare’, quindi ‘fatto fuori (dalla legge)’, poi ‘misfatto’.
Sostantivo maschile invariabile.
1. Accordo con cui si fissa, di solito in anticipo, un compenso o un prezzo globale invariabile per una data prestazione professionale o per un dato bene: contratto, lavoro a forfait; comperare, vendere a forfait; rimborso a forfait.
2. (sport) Mancata partecipazione, volontaria o involontaria, di una squadra o di un concorrente da una competizione sportiva per cui si era data l’adesione, equivale alla vittoria della squadra o del concorrente avversario.
Dichiarare, dare forfait: abbandonare una competizione iniziata.
3. (figurato) Rinunciare a un’impresa, a un lavoro già avviati.
Uomini e parole
Cesàreo
Dal latino scientifico sectio caesarea, dovuto alla etimologia di Caesar, che secondo Plinio significava caeso matris utero
‘dall’utero tagliato della madre’, da caedere ‘tagliare’.
Aggettivo.
(medicina) Detto del parto che avviene mediante incisione dell’addome e dell’utero, e dell’incisione così praticata.
The word, revealed!
Slangster is not a gangster
Negli anni ’60 il termine "Slang" era associato ai trafficanti di droga. Gli insegnanti americani ricordavano ai genitori dei loro alunni di controllare il modo di esprimersi dei ragazzi, perché "se parla in slang prima o poi comincerà a drogarsi". L’associazione di idee slang-droga, per quanto limitativa, ha resistito diversi anni. Solo agli inizi degli anni ’90 si cominciò a riabilitare i termini slang in corrispondenza di un interesse a livello universitario degli aspetti linguistici dello slang.
Bye ASAP
Andy the Y
La parola rovinata
TANGUILLA
Danzatrice argentina particolarmente sinuosa.
Di Riccardo Lancioni.