La Rosa Bianca
Stefania Auci
Editore Harlequin
Pagine 315
Uscita 01 dicembre 2012
Prezzo
€ 6.00 brossura su HM
€ 5.99 ebook su HM
Voto (bello)
Francia/Scozia, 1745
Indipendente e misteriosa, Annette Pontmercy è l’amante di un capitano francese al seguito di Carlo Stuart, e per questo, quando Cameron Grant, ribelle giacobita e abile seduttore, cerca di conquistarla, lei lo tiene a distanza con ironia e intelligenza. Presto, tuttavia, Cam comprende che lei è ben altro che l’affascinante compagna di un ufficiale, e che nasconde un oceano di segreti. Ma solo alla vigilia della battaglia di Culloden Annette rivelerà infine il suo vero volto, e allora Cameron dovrà prendere una decisione che lo cambierà per sempre.
La Rosa Bianca è il secondo titolo pubblicato da Stefania per Harlequin, dopo poco più di un anno dall’uscita del precedente. E’ anche il seguito di questo primo romanzo, Fiore di Scozia, di cui trovate la mia review qui e di cui, se siete interessati, potete acquistare l’ebook sullo store Harlequin qui.
La Rosa Bianca, a mio parere, riconferma è anzi rinsalda le qualità e capacità dimostrate dalla Auci già nel primo romanzo e fa un deciso passo avanti.
La storia, di genere romantico storico, viene raccontata con accuratezza storica e culturale impeccabile, immergendo i personaggi nel background di quegli anni turbolenti durante i quali la rivolta giacobita, cappeggiata da Bonnie Prince Charlie (ovvero il Principe carlo Eduardo Stuart), ha stravolto i ritmi di una Scozia decisa a ritrovare la propria identità e di un’Inghilterra decisa a mantenere il suo potere e controllo. Il lettore viene quindi trasportato con fedeltà nelle vite dei due protagonisti: Cameron, ribelle giacobita (amico di quell’Alexander conosciuto in Fiore di Scozia e componente del gruppo dei Fedelissimi), dal carattere scanzonato e avventuroso, e di Annette inviata francese al seguito della corte scozzese, astuta e bellissima. Benché analiticamente debba ammettere che forse ho trovato il romanzo un pò poco romance e decisamente più storico, non posso invece mancare di dire che la fluidità e bravura dell’autrice mi hanno comunque tenuta incollata alle pagine, fino al lieto fine, permettendomi di affezzionarmi a questi due personaggi e riconfermando i vecchi conosciuti nel precedente romanzo. Cameron ed Annette sono figure dal carattere ben delineato e forte, le difficoltà storiche e culturali in cui si sono ritrovati a vivere la loro storia d’amore non li ha scoraggiati e separati, come all’inizio sembra accadere, ma li ha invece lentamente avvicinati sempre più, man mano che la storia si svolgeva sotto i miei occhi. Non sono per di più mancate alcune parti dal leggero tono umoristico che hanno dato quel tocco in più ad un romanzo veramente ben scritto ad altre ricche di azione, battaglie e fughe.
Insomma un romanzo completo, gestito in maniera perfetta sia in termini di dialoghi e personaggi, che di accuratezza storica e culturale.
Per me un altro voto positivo a quest’autrice italiana dall’indubbio talento.