I lettori ci scrivono
Un lettore famelico di cultura ci chiedeva il motivo per cui i tedeschi si chiamano tedeschi. Ebbene, il nome è derivato dalla lingua da loro parlata piuttosto che dal nome della nazione.
Tedésco
Latino medievale Teutiscu(m) ‘volgare, popolare’, detto in origine della lingua del popolo; è derivato del goto thiuda ‘popolo’, analogamente al passaggio del latino vulgus ‘popolo, volgo’ a vulgaris ‘lingua del popolo, volgare’.
Anche, anticamente, todésco.
Aggettivo.
Della Germania.
(figurato familiare) Sistematico, disciplinato, infaticabile.
Sostantivo.
1. Nativo, abitante della Germania.
(figurato familiare) Persona metodica e infaticabile.
2. Lingua germanica parlata in Germania, Austria, Liechtenstein e parte della Svizzera e dell’Alto Adige.
Una (parola) giapponese a Roma
Naïf [pronuncia na'if]
Voce francese, dal latino nativus, propriamente ‘ingenuo, popolare’.
Aggettivo invariabile.
1. Si dice di pittore figurativo autodidatta, non legato a scuole o accademie, che mediante moduli stilistici elementari e immediati mira a dare una visione magicamente suggestiva della realtà.
Della forma d’arte praticata da questi pittori o di opera da essi realizzata: arte, pittura naïf; quadro naïf.
2. (figurato) Semplice, ingenuo: un tipo molto naïf.
Sostantivo maschile invariabile.
1. Genere artistico rappresentato dalle opere di tali pittori: prediligere il naïf.
2. Pittore naif.
Naïveté [pronuncia naiv'te]
Voce francese; derivato di naif.
Sostantivo femminile invariabile.
Semplicità, ingenuità, candore.
The word, revealed!
IOW – In Other Words
In altre parole.
Perle dai porci
"… traffico rallentato per traffico in direzione di Verona."
Su "Ondaverde", RaiUno.
Una perla di Marco Marcon.