Macrò
Dal francese maquereau, di origine neerlandese, da makein ‘trafficare’, a sua volta da maken ‘fare’, di origine germanica.
Sostantivo maschile.
(gergale) Sfruttatore, protettore di prostitute.
Una (parola) giapponese a Roma
Tabù
Dalla voce polinesiana tapu ‘sacro, santo, proibito’, attraverso il francese tabou.
Anche, in etnologia, tàbu.
Sostantivo maschile invariabile.
1. Presso i polinesiani e altri popoli di religione animistica, interdizione di carattere magico-religioso verso tutto ciò che è considerato sacro; per estensione, la cosa, la persona, la situazione che ne sono oggetto.
2. (estensione) Ogni cosa su cui, per paura o per pudore, si preferisce tacere: tabù sessuale; per molti la morte è un tabù; tabù linguistico, parola o espressione che viene evitata per ragioni morali, religiose, di convenienza sociale.
(familiare) Ciò che è oggetto di un divieto immotivato.
(scherzoso) Persona o cosa intoccabile, irraggiungibile: viaggiare in aereo per me è un tabù.
Aggettivo invariabile.
Che costituisce, rappresenta un tabù: oggetto, parola, persona tabù.
L’accento, questo sconosciuto
Si dice regìme, o raramente règime.
Perle dai porci
"Noi due sommati non siamo una addizione ma una moltiplicazione."
Alba Parietti su Canale 5.