Un Sospiro nel Vento
Laurell K. Hamilton
Meredith NicEssuss #8 | www.laurellkhamilton.org
Editore Editrice Nord
Pagine 495
Uscita 31 maggio 2012
Prezzo € 18.60 rilegato
ISBN 9788842919230
Voto
Sono Meredith Gentry, principessa di Faery. Da quando ho lasciato il mondo degli umani, sono stata costantemente in pericolo di vita: prima a causa di mio cugino Cel, che voleva eliminarmi per diventare l’unico erede della Corte Unseelie; poi per via di mio zio Taranis, sovrano della Luce e delle Illusioni, che ha cercato di uccidere me e le mie guardie del corpo. Ecco perché, ora che sono incinta, ho deciso di rinunciare al trono e di tornare a Los Angeles, dove sarò al sicuro. Questo però non significa che io abbia voltato le spalle al mio popolo. E, infatti, quando la Grey Detective Agency mi ha chiesto di tornare a lavorare come investigatrice del soprannaturale, ho accettato senza esitare. Soprattutto perché le vittime del caso su cui stanno indagando sono dodici demi-fey, trovati con la gola squarciata su una collina fuori città. Alcuni miei colleghi credono sia opera di finti-elfi – uomini che si sono sottoposti a interventi di chirurgia estetica per somigliare a elfi –, tuttavia io so che non è così: le ferite sono state inferte con un pugnale magico, un pugnale che può essere usato solo da un killer di Faery. E io adesso ho paura che quell’assassino sia venuto per me…
Meredith Gentry, principessa faerie, torna con l’ottavo romanzo della serie (e attualmente ultimo dato che Laurell ha promesso un seguito ma per ora non se n’è vista l’ombra) e lo fà, in un certo senso, con un ritorno alle origini. Come saprete se seguite da fan affezionati la serie, il precedente volume si chiudeva con l’abbandono definitivo da parte di Merry e dei suoi compagni delle terre di Faerie. Abbandono rimarcato in maniera piuttosto violenta dalla “guerra” che li aveva visti in contrapposizione a Cel, pazzo cugino di Merry e amato figlio della regina della Corte Unseelie Andais, eterno nemico ma sopratutto colui che non aveva smesso di attentare alla sua vita da quando la regina oscura li aveva messi in lizza per il trono. Trono che la Dea -madre del popolo faerie- aveva donato, dopo mille peripezie e magie, a Merry e Doyle, ma di cui la nostra principessa aveva rinunciato in cambio del ritono dell’amato Frost, trasformatosi pecedentemente in cervo.
Con questa rinuncia era arrivata la decisione di Merry di tornare a Los Angeles per tornare al vecchio lavoro di investigatrice privata e alla vecchia vita tra gli umani, portando con lei chiunque avesse voluto andarsene dal siten Unselie. Lontano quindi dai continui intrighi delle due corti (quella oscura e quella della luce indiscriminatamente), da un mondo che si prospettava di continue lotte e scontri a sangue. E lontano da quella zia di cui avrebbe dovuto prendere il posto, zia che non era mai stata particolarmente equilibrata già prima (parlando per eufemismi) e che dopo la morte del figlio si stà avviando sulla strada della pazzia completa e definitiva. Costringendo quindi Merry, nel caso avesse deciso di rimanere a Faerie, al terribile compito di eliminarla.
La scelta quindi sembra semplice e ovvia, ora poi che il suo primo pensiero va ai gemelli che stà aspettando. Vuole pensare a sè stessa e ai propri uomini. Vuole tranquillità.
Ma il ritorno alla “normalità” non è così semplice se non sei più un’anonima seelie che si avvolge di glamour per rendersi comune ad occhi indiscreti.
Il mondo degli umani sa chi è la principessa Meredith. E il lavoro si fa estremamente complicato quando, ovunque decida di andare con la sua scorta, un codazzo di paparazzi si fa trovare subito appresso.
Se poi il nuovo incarico che l’agenzia le affida prevede l’assistenza alla polizia in un caso di creature fatate trovate barbaramente assassinate, torturate e lasciate in pose da libro delle fiabe, tutto si complica ancora di più. Perchè è responsabilità di Merry ora mantenere al sicuro la popolazione fatata di Los Angeles. Il suo popolo.
Non può certo tirarsi indietro, anche a scapito della propria incolumità. Checcè ne dica quell’opportunista della Fata Madrina della città, Barinthus (cui la vicinanza col mare ha dato alla testa *e qui mi è caduto un pò un mito…cattiva Laurell!!!*) o i suoi stessi uomini.
Come dicevo, quindi, non più intrighi di corte e magie spettacolari che sembravano portare nuova vita al siten Unseelie (come ormai ci aveva abituato Laurell) e che avrebbero dovuto portare verso un determinato obbiettivo: il trono in mano a Merry e ai sei padri dei suoi gemelli. Ma un ritorno alle origini della serie, in cui Merry è nuovamente investigatrice nei casi umani legati al mondo fatato.
La Dea comunque non è scomparsa, agisce ancora tramite Merry e stà muovendo i suoi fili.
Perchè tutto è rimesso in gioco e dobbiamo solo aspettare per sapere dove la Hamilton ci porterà.