Vanesio
Da Vanesio (derivato di vano, aggettivo), nome di un personaggio della commedia di G. B. Fagiuoli «Ciò che pare non è» (1724).
Aggettivo e sostantivo maschile [femminile vanesia].
Che o chi è fatuo e vanitoso o si compiace di qualità che non possiede: sguardo vanesio; fare il vanesio. Sinonimi: frivolo, spocchioso.
Una (parola) giapponese a Roma
Abrégé
Francese, ‘compendio’, propriamente participio passato di abréger ‘abbreviare’, dal latino tardo abbreviare, da brevis ‘breve’.
Sostantivo maschile invariabile.
Compendio, sommario.
Uomini e parole
Zampiróne
Dal nome dell’inventore e produttore, Zampironi.
Sostantivo maschile.
1. Piccola spirale o stecca di apposite sostanze compresse che, bruciando lentamente, scaccia zanzare o insetti molesti.
2. (estensione, scherzoso) Sigaretta di qualità scadente.
Vanesio di Simona Brugnoni, zampirone di Berilio Luzcech.
La sai l’ultima!
Tenta il suicidio impiccandosi sotto un ponte il maresciallo dei carabinieri di Cuneo. Attualmente è ricoverato in ospedale per via delle innumerevoli contusioni alla testa. Per impiccarsi ha usato la camera d’aria di una bicicletta.
Un carabiniere di Berilio Luzcech.
La parola rovinata
@@@@@@ L’ANGOLO DER PIOTTA @@@@@@
PETARDO
Colui che emette flatulenze dopo tutti gli altri.
Di Riccardo Lancioni.