Rabatòn a modo mio, a me piacciono più piccoli: sì, perché quelli veri sono molto più grandi, di forma simile ad un uovo. Il nome derivadal dialetto rabatà, gesto che si compie schiacciando ed arrotolando con le mani una pallina di impasto fino a raggiungere le dimensioni desiderate.Potete chiamarli anche semplicemente gnocchi di ricotta e bietole: ogni regione li chiama in modo differente e ci aggiunge un ingrediente, il bello dell'Italia è anche questo!Ingredienti per 4 persone
500g di ricotta fresca
150g di Parmigiano grattugiato75g di pangrattato3 uova bio1 mazzo di erbette (bietole, borragine)noce moscataMaggiorana frescasale e pepePer il condimentoburro e parmigiano grattugiatoPulite le erbette e lessatele nell'acqua bollente.Scolatele e strizzatele bene e tritatele finemente.Lavorate la ricotta con un cucchiaio fino a ridurla in crema, poi unitevi le uova, il formaggio grattugiato, il trito di erbette, il pangrattato, le foglie di maggiorana, ed infine aggiustate di sale e se vi piace anche di pepe.Formate poi aiutandovi con le mani leggermente umide -o con due cucchiai- delle palline grandi come una noce.Lessatele poi in abbondante acqua calda per pochi minuti, (appena vengono a galla) scolateli e adagiateli in una teglia da forno, aggiungete qualche noce di burro e abbondante parmigiano.Fate gratinare in forno per pochi minuti.©Ph Daniela Tornato 2015Buon fine settimana...