A chi non è mai capitato di vedere vecchi monitor, divani, sedie, tavoli e così via accantonati su qualche marciapiede urbano, su qualche terreno di campagna o in spiaggia?
L’intento è chiaro: volersene sbarazzare. La modalità è sbagliata, anche perché l’iter previsto dalla legge è gratuito e immediato.
Foto di Vincenzo de Stefano
Già perché nella maggior parte dei paesi e delle città italiane il ritiro dei cosiddetti rifiuti ingombranti è effettuato a domicilio dalla società che si occupa del ritiro dei rifiuti tradizionali. Il cittadino non deve pagare costi di smaltimento, ma prenotare e il gioco è fatto.
Come? Sui siti web delle rispettive aziende di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani c’è sempre una sezione dedicata alla “raccolta ingombranti”.
A Milano, a titolo di esempio, l’Amsa raccoglie free mobili, materassi, rifiuti elettronici ecc sul marciapiede davanti al numero civico dove abita il cittadino che richiede il servizio. Basta prenotare il ritiro sia online sia chiamando il numero verde 800 33 22 99 per fissare orario e giorno.
A Roma, l’Ama, offre un servizio gratuito simile, previa prenotazione online o telefonica allo 06 06 06
Perché comportarsi da incivili quando ci sono delle regole sul ritiro degli ingombranti che non comportano spese o complicazioni per noi cittadini?
Anna Simone