Titolo: Raccontami di un giorno perfetto Autore: Jennifer Niven Editore: De Agostini Anno: 2015 Pagine: 400 Prezzo: 14,90
Trama:
È una gelida mattina di gennaio quella in cui Theodore Finch decide di salire sulla torre campanaria della scuola per capire come ci si sente a guardare di sotto. L'ultima cosa che si aspetta però è di trovare qualcun altro lassù, in bilico sul cornicione a sei piani d'altezza. Men che meno Violet Markey, una delle ragazze più popolari del liceo. Eppure Finch e Violet si somigliano più di quanto possano immaginare. Sono due anime fragili: lui lotta da anni con la depressione, lei ha visto morire la sorella in un terribile incidente d'auto. È in quel preciso istante che i due ragazzi provano per la prima volta la vertigine che li legherà nei mesi successivi. I giorni, le settimane in cui un progetto scolastico li porterà alla scoperta dei luoghi più bizzarri e sconosciuti del loro Paese e l'amicizia si trasformerà in un amore travolgente, una drammatica corsa contro il tempo. E alla fine di questa corsa, a rimanere indelebile nella memoria sarà l'incanto di una storia d'amore tra due ragazzi che stanno per diventare adulti. Quel genere d'incanto che solo le giornate perfette sono capaci di regalare. Recensione: Avete presente la sensazione di quando prendete in mano un libro, e siete già certe che ve ne innamorerete? Ecco, All the Bright Places, ovvero Raccontami di un giorno perfetto, mi dava esattamente questa sensazione, solo che spesso, quando un libro è così tanto elogiato da tutti, io mi trovo ad essere del parere opposto, quindi ero davvero curiosa di scoprire come si sarebbe rivelata questa lettura.Non so bene dove andrò a parare con questa recensione, perchè sono ancora sopraffatta dalle emozioni che mi ha lasciato, che ho parecchia confusione in testa! Vi dico solo che, è stato uno di quei libri e sono riuscita a divorare in tempi record, che non riuscivo a posare, perchè era troppo forte la necessità di andare avanti, tanto che, giuro, mentre mi lavavo i denti, mentre cercavo di rifare il letto con una mando sola, mentre facevo colazione...non sono mai riuscita a smettere di leggerlo!
Dalle bellissime parole delle recensioni che ho letto, avevo intuito che i due protagonisti avessero qualcosa di speciale, e infatti così è.
Theodore Finch, detto semplicemente Finch, è un ragazzo sopra le righe, ha una mente geniale, è bello, carismatico e brillante. Ma è anche divertente e intraprendente, insomma, si direbbe perfetto a prima vista, eppure nulla, nulla nella sua vita lo è.
Violet Markey invece, aveva una bellissima vita, tanti amici, interessi, talento e popolarità, eppure, dopo un dolore soffocante, si trova sull'orlo del baratro.
Ed è lì, sul cornicione del tetto della scuola, che i loro due universi si scontrano e si intrecciano, uniti da un segreto che, Finch vuole in tutti i modi trasformare in qualcosa di più. Lui la salva dagli altri, da sè stessa e dal fantasma che era destinata a diventare. Mette la salvezza di lei, prima della propria.
“Posso farti una domanda? Secondo te esiste un giorno perfetto?” “Cosa?” “Un giorno perfetto, dall’inizio alla fine. Un giorno in cui non succede niente di tragico, o di triste o di ordinario. Secondo te esiste?” “Non lo so.” “Te ne è mai capitato uno?” “No.” “Nemmeno a me. Ma lo sto cercando.” Se capiamo, i comportamenti di Violet, dopo la perdita subìta, il disturbo di Finch invece, non viene mai messo totalmente in luce dall'autrice, anche se lo si avverte in continuazione.
Questo libro tratta di problemi reali, toccanti e importanti, raccontandoli secondo me nel modo migliore. L'autrice non ne parla in maniera superficiale, ma nemmeno troppo pesante. Sa essere delicata, ma sincera, con uno stile evocativo e passionale.
La caratterizzazione di Violet e Finch è sublime, sono due personaggi complessi, con caratteri differenti, ma affinità comuni, due mondi opposti che riescono a convivere, ad unirsi e sostenersi a vicenda.
E' un romanzo che parla di amicizia, amore, depressione, e disturbi comportamentali. Parla di dolore, morte, di cose belle e preziose, ma soprattutto di vita. Del valore della vita.
E' uno di quei libri che ti lasciano senza fiato dalla prima all'ultima parola, che te li porti dentro, ti seguono come un'ombra anche dopo che li hai riposti sullo scaffale della tua libreria. E' una storia che rimane con te per molto tempo, e ti ritrovi a ripensarci, anche mesi dopo, come se Violet e Finch fossero in carne e ossa, due amici un po' più veri.
Una volta finito, avrei avuto voglia di ricominciarlo da capo, per cibarmi delle bellissime citazioni dell'autrice, per vedere se qualcosa sarebbe magicamente cambiato, e forse un po' ci speravo, perchè è un libro che ti frantuma, riesce a rimettere insieme i pezzi e poi a spaccarti di nuovo in due. Il lettore ci lascia il cuore tra quelle pagine, ma impara moltissimo. Questa storia mi ha fatto riflettere su come la società giudichi e veda i problemi mentali e di depressione in modo totalmente distorto, sbagliato. etichettando le persone che ne soffrono, in maniera del tutto errata. Ebbene, come l'autrice racconta, Finch è una persona specialissima, con una mente brillante e fuori dal comune, il ragazzo che tutti vorremmo avere il privilegio di incontrare, prima o poi. Le sue frasi, a volte incapibili in un primo momento, acquistano un significato prezioso pochi attimi dopo, facendoci capire come la sua personalità sia sublime.
Finch e Violet sono due personaggi che non si scordano facilmente, si alternano nel raccontare questa storia, con due voci ben distinte, ma accomunate dalla stessa fragilità. Mi sono piaciuti entrambi i punti di vista, ma è scontato dire, che ho preferito senza dubbio la voce di Finch.
"Amo: la luce che ha negli occhi quando parliamo o quando si confida con me, il modo silenzioso in cui muove le labbra quando legge tutta concentrata; il modo in cui mi guarda, come se ci fossi solo io al mondo, come se il suo sguardo riuscisse a penetrare attraverso la carne, le ossa e tutto il resto, per vedere dritto dentro di me, per guardare un Finch che nemmeno io conosco."
Le note dell'autrice, fanno capire come la Niven ci tenesse a raccontare questa storia, e quanto ci abbia messo il cuore nel farlo. Con le sue parole riesce a mostrare la semplicità delle cose, dei piccoli gesti a cui facciamo poco caso, o che diamo per scontato, ma di cui dovremmo ritenerci enormemente fortunati. Racconta di come anche solo delle "ore perfette", dei siano un tesoro, una fortuna, per sconfiggere il buio che alberga in ognuno di noi e che spesso ci porta a chiuderci in noi stessi, isolandoci. Semplicemente, alcune persone sono più brave di altre nel riemergere, nulla di più. Ancora una volta ho capito come ascoltare, e mettersi nei panni degli altri, sia importante, come giudicare sia sbagliato, ancora una volta, una lezione così semplice, che però, noi umani, sembriamo non imparare mai.
"Prechè la vita non può essere così? Solo le parti piacevoli, niente parti terribili o anche soltanto sgradevoli. Perchè non possiamo allontanare le cose brutte e tenere solo quelle belle? E' quello che voglio fare con Violet: darle solo il bello e tenere fuori il brutto."
La sto tirando per le lunghe, lo so, ma fino ad ora è il libro più bello, meraviglioso e commovente del 2015, quindi non posso fare a meno che blaterare! Oltretutto, l'autrice, che molti di voi avete avuto la fortuna di incontrare no ma và, non sono mica invidiosa, sembra essere una persona davvero gentile e speciale come pochi. (Mi segue su Twitter e su Instagram, e su Instagram mi ha pure risposto *___________*)
In conclusione, fate un favore a voi stessi, e regalatevi questa storia. Un po' ne uscirete distrutti, ma anche colmi, di un ricco, ricco sentimento rimarchevole, giusto per citare Finch! Valutazione:
♥♥♥♥♥Curiosità, dal libro sarà presto tratto un film, ed Elle Fanning è stata scelta come protagonista per il ruolo di Violet, che ne dite, contenti? Diciamo che lei mi convince abbastanza, però, sapete chi per me, potrebbero essere i perfetti Finch e Violet? Beh, sono crudele, e non ve lo svelo oggi, ma nella puntata di Dreamcast di domani!!! xD