Due anni fa, esattamente l’11 marzo 2011, un terremoto, e successivo tsunami, causarono oltre 30.000 vittime nelle regioni di Sendai e del Tōhoku in Giappone.
30.000 è un numero che personalmente fatico a immaginare, un numero folle.
I racconti di Adriana Lisboa, Racconti popolari giapponesi, Graphe.it edizioni, descrivono quel Giappone forte, capace sempre di rialzarsi nonostante la storia tenti ripetutamente di farlo precipitare in ginocchio, assieme alla delicatezza propria di questo popolo.
Sei storie, riportate dalla tradizione orale, fiabe e favole molto dolci, come un abbraccio, e, contemporaneamente, capaci, attraverso il richiamo di suoni e immagini, di far riflettere sulla realtà e l’umanità.
I racconti, la tartaruga marina, il cappello di bambù la dama della neve, la la teiera magica, la gru e il bambino-pesca, catturano l’attenzione del lettore portandolo in una dimensione onirica.
Nelle parole usate da Adriana Lisboa, scelte con estrema attenzione, come un musicista immerso nella sua musica, si concentra un profondo rispetto nei confronti di una così complessa cultura.
La tartaruga era una grande nuotatrice. Passarono attraverso banchi di pesci spada, di piccoli cavallucci marini, superarono sardine e delfini e meduse trasparenti. In poco tempo urashima Tarō arrivò sul fondo del mare davanti a un muro coperto di spugne e coralli e a un imponente portone.
Il libro è decorato da disegni, lasciatemelo scrivere, semplicemente bellissimi.
Titolo: Racconti popolari giapponesi
Autore: Adriana Lisboa
Traduttore: Natale P. Fioretto
Editore: Graphe.it edizioni
Anno: 2013
Prezzo: 9,90 Euro – eBook 6,99 Euro