Molti libri contemporanei americani usano una narrazione in prima persona al presente. (Molti fantasy e romance, in particolare, a dire il vero). L'uso si è diffuso anche in Italia, con risultati pessimi.
Questo breve racconto mostra cosa significa ESSERE CAPACI di scrivere in prima persona al presente.
Bel ritmo. Leggere nella neve. Solitudine.
Di Jennifer Egan, To Do.Non posso fare a meno di pensare che potrebbe tornare a casa di notte quando sono fuori, così lascio la luce accesa in cucina, ed esco.
[...] le mie luci sono le uniche sulla strada e la neve riempie l'alone giallo e vorticoso del mio lampeggiante e i tondi dei miei fari. Sorrido perché fanno un effetto carino, ma sono stanco e vorrei essere a casa. Sono preoccupato per i maiali. Avrei dovuto dargli più broda, ma quando il primo morirà, gli altri se lo mangeranno in fretta.
Racconto di meno di 300 parole, pubblicato sul Guardian. Le sperimentazioni scrittorie mi attirano sempre molto e Jennifer Egan è una delle mie ultimisissime scoperte (sta sedimentando, ma presto ve ne parlo). L'idea è graziosa, il risultato senza particolare pretese ma attira anche solo per l'idea. Sempre in termini di sperimentazioni post-moderne di Jennifer Egan, ho appena acquistato l'ebook Black Box (Scatola nera). Un racconto che l'autrice pubblicò su... twitter!
Da leggere nel tempo di un caffé. L'importanza dei dettagli. Ironia.
Breathing exercises to prepare for seeing THEM
1. Kiss kiss
2. Hug hug
3. Remember: NO ONE CAN SEE YOUR THOUGHTS
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake