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Racconto: "Fiori secchi" di Nicoletta Fabio

Creato il 07 aprile 2013 da Letteratura Horror @RedazioneLH
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Pubblicato Sunday, 07 April 2013 16:51
Scritto da Nicoletta Fabio
Racconto: Letteratura Horror propone un racconto scritto da Nicoletta Fabio. Il racconto si chiama “Fiori secchi” e sarà possibile leggerne un'anteprima qui sotto e, poi, scaricarlo gratuitamente nei formati pdf  ed ePub. Inoltre, previa registrazione e login al sito (o (e sei già registrato solo login), sarà possibile votarlo e commentarlo.

FIORI SECCHI

Toc toc. Gilda si alzò dalla sua poltrona in salotto e, malferma sulle sue povere gambe acciaccate, si diresse verso la porta d’ingresso.

Toc toc. “Sto arrivando, un momento!” disse quasi tra sé. “Chi è?”, chiese a ridosso del robusto portone in legno di noce.
“Sono Sara, signora Telboni. Sono passata a portarle il pane e i fiori, come al solito”, rispose una giovane voce dall’altra parte dell’uscio. La donna aprì la porta e si trovò davanti la graziosa ragazza bionda che ben conosceva. I suoi occhi azzurri la fissarono con aria gentile mentre un leggero sorriso illuminò un viso delicato e perfetto, incorniciato da lunghi capelli dorati.
“Cosa fai ancora sulla porta? Entra pure, cara!”, la esortò l’anziana. Si scostò dall’ingresso per lasciarla entrare e richiuse la porta dietro di sé. “Sei ogni giorno più bella!”, disse poi, indicandole di accomodarsi in salotto.
Mentre percorreva il corridoio insieme alla giovane vicina di casa, Gilda si guardò per un momento nel lungo specchio appeso a una parete. “Mio Dio, come ti sei ridotta!”, pensò tra sé, “Ogni giorno che passa lascia i suoi maledetti segni!”.
Gilda guardava con un misto di disgusto e odio la sua immagine riflessa nello specchio, ciò che vi vedeva non le piaceva più da lungo tempo. Tanti anni fa, era stata una donna bellissima, un’attrice dotata, amata e ammirata da tutti. In molti l’avevano acclamata come la nuova Eleonora Duse, ma il tempo era passato lasciando le sue cicatrici e portando con sé la sua fama. Ormai nessuno si ricordava più di lei. Nessuno la cercava più. Tutto ciò che rimaneva della diva che era stata era adesso una povera vecchia in vestaglia, con i capelli bianchi, radi e crespi e un viso rugoso e cadente, ma ancora ostinatamente truccato. Alla sua età, erano del tutto fuori luogo il suo rossetto rosso e il fard acceso sulle guance, ma era più forte di lei, non vi avrebbe rinunciato per niente al mondo. [continua a leggere scaricando il racconto in formato ePub o pdf]


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