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- Pubblicato Friday, 22 February 2013 15:18
- Scritto da Giuseppe Novellino
FURTO IN VILLA
Nel buio locale si respira un’aria stantia. Da una finestrella chiusa filtra la fioca luce del tramonto. Tutt’intorno sono sparsi strumenti da giardinaggio, un lungo tubo di gomma arrotolato e scatoloni disposti alla rinfusa. Su una mensola, barattoli di vernice e vasi di terracotta slabbrati.La ragazza sente dolore in varie parti del corpo. Non solo al ginocchio, dove ha incassato il colpo della racchetta da tennis che le ha impedito di darsi alla fuga. Davvero un tiro magistrale da parte di quel vecchio, che poi è riuscito ad agguantarla. Adesso sente i crampi nelle braccia legate, strette dietro la schiena con una corda che va a finire intorno al collo e scende sul davanti fino a raggiungere i piedi nudi. E le dolgono anche i fianchi e il busto, costretti a rimanere rigidi per quella specie di incaprettatura. I polsi e le caviglie, dove stringe la ruvida fune, bruciano come se fossero serrati in una morsa incandescente.
Da tre buone ore si trova in quella posizione, in un angolo del locale, addossata alla parete, con quel bavaglio che le impedisce di gridare e che rende difficoltosa la respirazione.
La iella si è abbattuta su di lei.
Il vecchio l’ha sorpresa mentre si dava da fare all’interno della villa. Non è riuscita a scappare. Lui l’ha legata in quel modo e poi l’ha rinchiusa in quello scantinato umido e maleodorante. [continua a leggere scaricando il racconto in formato ePub o pdf] "" Powered by Web Marketing
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