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Racconto ironico breve n.7

Creato il 28 settembre 2012 da Salvatore Ruggiero @sally57

Tra tutte le malattie, almeno tra quelle meno serie, che colpiscono gli uomini, ce n'è una che atterrisce davvero i maschietti, di tutte le età: l'alopecia androgenetica (meglio nota come calvizie).
L'alopecia è una condizione di mancanza, totale o parziale, dei capelli.
Esistono diverse scale per misurare l'estensione delle calvizie.
Ma non mi va di dilungarmi in questa sede in noiosissime e dolorose dissertazioni mediche.
Preferisco lasciarle al dermatologo di turno.
Mi preme solo dire che i soggetti appartenenti al livello I° della scala di Hamilton sono quelli che non soffrono di calvizie. Beati loro.
Tutti gli altri, si! E se ne facciano una ragione.
Del resto, come si dice: aver compagnio in dolor scema la pena: siamo tanti.
Calvi di tutto il mondo unitevi!
L'alopecia androgenetica o calvizie comune, si manifesta con un fenomeno di diradamento della parte fronto-occipitale dei capelli, dovuto alla miniaturizzazione del fusto.
Come tipo di alopecia è il più frequente: colpisce uomini di ogni razza, con gravità diversa.
È più frequente nella razza caucasica e solitamente colpisce gli uomini e non le donne.  Buon per loro.
In altre etnie è meno presente.  Beati loro.
Curiosamente non colpisce gli eunuchi pare per questioni di ormoni e di testosterone.
Questa specifica ragione, letta la contrario, ha favorito la nascita e la diffusione della leggenda secondo la quale i calvi sarebbero anche i maschi più machi tra i maschi più machi.
E pare sia iniziata con Yul Brinner, ve lo ricordate?
Anche chi scrive è stato colpito dall'alopecia e, sebbene non sia (ancora) famoso come l'attore americano, con grande soddisfazione personale, può vantarsi di aver conservato una discretamente folta capigliatura fino e oltre i 40 anni suonati.
La qual ragione mi ha permesso almeno di vivere agiatamente le mie... esperienze amorose giovanili.
Ad ogni modo, per farla breve, da qualche anno ho risolto il mio problema alla ...radice: come si dice.
Approfittando della raccolta punti delle merendine kinder dei bambini mi sono scelto, tra i premi, un bel rasoio elettrico.
Ho unito, come si dice, l'utile al dilettevole o, meglio, ho fatto di necessità virtù e quasi ogni settimana mi rado i (pochi) capelli rimasti; quelli che, insomma, ancora si ostinano a sbirciare il mondo dai (rari) follicoli ancora attivi e a comportarsi come capelli "normali".
Ho anche procurato alle mie tasche un discreto sollievo economico perchè evitandomi le 4 visite mensili per 12 mesi in un anno al simpatico barbiere risparmio la bellezza di 384 euro.
Infine, altra piccola soddisfazione accessoria, come recita anche il titolo di un famosissimo film americano ...a qualcuno piace calvo.
smr
 

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