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È come una favola quella che vi stiamo per raccontare, ma è una favola cupa benché pervasa di ottimismo. Una favola nera che Sara Zancanaro ha scritto per noi.
C’era una volta chi cancellava numeri a matita per sommare resoconti di tasse e, in quella stessa volta, c’era chi imprimeva numeri a pelle per sottrarre vite di innocenti.
Mi calcolavano solo perché venivo vomitato da un lurido treno e, poi trascinato nel fango verso lo sterminio. Eppure io porgevo rispetto. La mia dignità era palpabile. Non la soffocavano in catene, per quanto si affannassero a usarmi come cavia da esperimento. Ingenui, loro bruciavano la stirpe come fiammiferi incendiari. Dunque, spiegate: intravedete la differenza? Eppure identifica.
C’era una volta chi incollava il francobollo dal gusto di mastice e, in quella stessa volta, chi aggiornava il timbro con cifre interscambiabili, delineate da aghi lunghi un centimetro.
Mi alzavano la manica sinistra, e stigmatizzavano il mio nome in una nuova identità con inchiostro indelebile a cifre progressive. Eppure io respiravo libertà. Il mio pensiero era concreto. Non lo comprimevano in schiavitù, per quanto si militarizzassero alzando il filo spinato. Illusi, loro comprendevano solo ciò che percepivano con i sensi. Dunque, dimostrate: toccate il mio spirito? Eppure esiste.
C’era una volta l’Europa sparpagliata di cattolici, ebrei, musulmani, atei e, in quella stessa volta, un continente dai confini inquisiti, deportati, vietati, marchiati.
Mi tatuavano il numero di matricola come da procedura di entrata nel campo, e mi vestivano di pantaloni, casacca e zoccoli nel gelo dell’inverno. Eppure io custodivo fiducia. La mia aspettativa era percepibile. Non la trasmutavano in oppressione, per quanto si ostinassero a mutarmi in bestia. Imprudenti, loro pensavano di spegnermi. Dunque, rispondete: assaporate la volontà di sopravvivenza? Eppure persevera.
E così, oggi sono qui: vivo. La differenza, lo spirito e la volontà di sopravvivenza sono forze più reali del mitra che mi puntavano alla tempia. Caro nipote, sai, anche la storia più cruenta è dolce se ti mantieni saldo nel cuore. Nessuno ti porta via da te stesso, se non lo vuoi. E così, quando gli occhi baciano il Cielo, sai di non essere mai solo.
Tattoo number - scritto da Sara Zancanaro