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Radere al suolo l’Ilva…e al suo posto

Creato il 30 luglio 2012 da Lucianopagano

Radere al suolo l’Ilva, ricoprire l’area con pannelli fotovoltaici, ridistribuire la produzione in eccesso di energia elettrica così venduta a tutti gli operai, costruire un museo dedicato all’Ilva, ridistribuire tutti i proventi delle azioni del museo alle famiglie degli operai.

Se credete che gli operai pugliesi ci mettano troppo tempo chiamate i loro colleghi cinesi, abituati a costruire autostrade in un paio di mesi, così riparte l’Italia. E se non ripartiamo così…mi ricordo ancora dell’ultima visita del Papa a Lecce, prima della quale per ricostruire cinquecento metri di SS16 all’altezza di Cavallino ci vollero sei mesi; venni a sapere che in Cina, in soli sei mesi, era stata costruita un’autostrada di non ricordo quante centinaia di chilometri.

Ecco, Radere al suolo l’Ilva, ricoprire l’area con pannelli fotovoltaici e impianti di riciclaggio differenziato dei rifiuti, farne la centrale per la produzione di energia pulita più grande d’Europa, roba da farci venire in visita i bambini con le scolaresche, da tutta Europa. Pannelli fotovoltaici, energia elettrica pulita su un’area grande quanto tutta l’Ilva, e l’energia che viene prodotta in eccesso viene venduta, e ogni mese spedire agli ex-operai, ora addetti alla manutenzione del mega impianto fotovoltaico, uno stipendio generoso.

Radere al suolo l’Ilva, e al suo posto…



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