La terra sicula trema nonostante non sia falcidiata da alcun terremoto, autostrade ed infrastrutture colano a picco come un gelato al sole.
Fanno riflettere le continue lagne dei politici odierni che scaricano le responsabilità alle amministrazioni precedenti non mostrando però alcuna ricetta concreta pregando quasi in ginocchio il papà dei governi centrali ad intervenire perchè pare sia questa la prassi,
ricordo il ponte “pardon il piccolissimo ponticello del verdura all’ingresso di Ribera”, circa 250mt. di percorso realizzato ai tempi del fascismo che ha messo in ginocchio due territori di due provincie, viene così rattoppato come fosse una trazzera di campagna, ancora in fase precaria manco fosse stata la bratella di chissà quale circonvallazione.
Ma veniamo dunque al ruolo della Politica con la P. Maiuscola, mi spiace costatare che ancora oggi ci sono tantissimi giovani e meno giovani che affollano le segreterie dei partiti pagandosi anche la tessera e magari facendo finta di non sapere che costoro non riescono a risolvere manco il problema delle buche sotto casa mantenendosi a colpi di addizionali comunali e finanziamenti ai partiti, galleggiando a costo zero sulle spalle di tutti con mensilità da Paperon de Paperoni, “ma tutti speriamo ancora in un posto fisso quindi bisogna stringere le mani sempre a loro”.
Anni fà in un articolo simile avevo paragonato il ns. territorio alla località di Kabul manco fossimo bombardati da chissà quale nazione nemica, vedo con dispiacere che la Sicilia tutta sta sprofondando verso un baratro annunciato nonostante la presenza di politici locali che serpeggiano in seno alle migliori poltrone di commissioni e dipartimenti anche in capitale. Altro che sviluppo e futuro, qui lo smottamento è in atto da parecchio tempo e la politica pare sia stata davvero, una gigantesca frana
Lilli Lilian D’Anna (un dj con il dente avvelenato).