Con il caldo cambiano tante cose. I pantaloni si accorciano e diventano bermuda, pensiamo al mare e alle vacanze, mangiamo granite su granite e cambiano i palinsesti della radio.
Dal 7 giugno anche Radio Zammù modifica il palinsesto, ma non lo riempie con “il meglio di” come fanno in molti. Zammù tiene in onda i programmi migliori e propone una serie di trasmissioni nuove.
Tra le novità c’è Radio Luxembourg.
Radio Luxembourg è fatto di storie. Canzoni, fatti, personaggi che forse non hanno fatto la “Storia” ma non per questo non hanno una storia che vale la pena ascoltare. Il racconto al centro di ogni puntata, storie più o meno note, alcune dimenticate. Raccontare è un piacere e quasi una necessità, del resto lo abbiamo imparato da Novecento che: non sei fregato veramente finché hai da parte una buona storia, e qualcuno a cui raccontarla.
Quindi Radio Luxembourg. Quindi una serie di storie da ascoltare. Quindi io a raccontarvele.
Dal 9 giugno alle 17 su Radio Zammù vi racconterò delle storie e lo farò ogni mercoledì. Non potete mancare, ci resterei male. Per ascoltare vai sul sito www.radiozammu.it o se sei in zona Catania puoi ascoltarci sui 101 fm.
Le storie della prima puntata.
Vi racconterò di una stazione radio galleggiante che ha ispirato centinaia di radio libere nel mondo e a cui questo programma deve il nome. Di Giovanni Spampinato, giovane giornalista corrispondente de L’ora e de L’Unità ucciso dalla mafia. Vi parlerò delle terribili condizioni dei minatori americani di fine ottocento raccontate in una canzone che ha una storia molto particolare. Dalla fine dell’ottocento agli anni novanta, al ’91 precisamente, quando oltre venti mila profughi albanesi sbarcarono a Bari a bordo della nave Vlora.
Radio Luxembourg, tutte storie!
Ascolta la sigla del programma