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RADKA DENEMARKOVA, I soldi di Hitler, Keller editore

Creato il 28 luglio 2012 da Atlantidelibri

Padre tedesco, madre ceca. Origini ebraiche. Sembra scontata la condanna per una famiglia benestante come quella della giovane Gita, durante la Seconda Guerra Mondiale. Solo lei riesce infatti a tornare a casa dopo la drammatica permanenza nei campi di sterminio, forse solo un fratello è riuscito a sopravvivere. Ma il ritorno non è come se lo aspettava: casa sua è stata requisita, altri vivono nelle sue stanze. La nazionalità tedesca del padre ha fruttato alla famiglia il marchio dell’intesa con il nemico, i loro averi non esistono più, sorte comune a tanti cittadini con sangue tedesco nelle vene, costretti ad un drammatico esodo oltre confine. Gita non capisce il motivo, non si arrenderà. Lo stile dell’autrice del libro, che si è meritato elogi dalla critica e Premi nella Repubblica Ceca, è aspro ed incisivo, le pagine che ne risultano, scritte in prima persona con la voce della protagonista, non si dimenticheranno facilmente!
RADKA DENEMARKOVA, I soldi di Hitler, Keller editore

Traduzione dal ceco Angela Zavettieri

Gita vuole tornare a casa. Rifugiarsi sotto una coperta calda e respirare gli odori quasi dimenticati dell’amata villa di famiglia. Ma quando nel 1945, sopravvissuta al campo di concentramento nazista, ritorna al proprio villaggio, scopre che la realtà è molto diversa da come l’aveva immaginata. A Puklice le proprietà dei genitori sono state confiscate. Ora sono occupate da estranei e chi, come lei, parla una lingua diversa viene scacciato come un nemico.
Però Gita è viva e sa che solo lì, all’ombra dei meli dell’infanzia, potrà trovare pace, ricordare ed esistere di nuovo.
Inizia così una storia vera, potente e commovente che attraversa tutto il secondo Novecento ed è allo stesso tempo una bruciante riflessione sull’odio e sul perdono.
Con I soldi di Hitler siamo di fronte a un romanzo intenso che srotola pagine come colpe che non possono essere dimenticate, caratterizzato da uno stile unico e affilato, con un’audacia e una poesia della narrazione che sono valse all’autrice il più importante premio letterario della Repubblica Ceca, il Magnesia Litera.

VINCITORE DEL MAGNESIA PRIZE
MIGLIORE ROMANZO DELL’ANNO NELLA REPUBBLICA CECA

Nata nel 1968, ha conseguito il dottorato in germanistica e boemistica nel 1997 presso l’Università Karlova di Praga. Ha lavorato per l’Istituto di letteratura ceca dell’Accademia delle Scienze della Repubblica Ceca, come lettrice e drammaturga presso il teatro Na zábradlí. Dal 2004 si dedica  esclusivamente alla scrittura.
Ha pubblicato la monografia di Evald Schorm Sám sobě neprítelem (1998), e curato la raccolta Zlatá šedesátá (2000). Nel 2005 è uscita la sua prima opera in prosa, A já porád kdo to tluce. Il suo secondo romanzo I soldi di Hitler (2006) ha ottenuto il premio ceco “Magnesia Litera” nel 2007 per la prosa, i premi letterari tedeschi “Usedomska” nel 2011 e “Georga Dehia” nel 2012 ed è stato nominato al premio polacco “Angelus” nel 2009. Fra il 2010 e il 2012 è stato adattato e rappresentato al teatro Švandovo. Nel 2009 Radka Denemarková ha ricevuto ancora il premio “Magnesia Litera”, questa volta per la pubblicistica, con la monografia romanzata Smrt, nebudeš se báti aneb Príběh Petra Lebla.
Nel 2011 ha ricevuto il premio “Magnesia Litera” per la traduzione in ceco di L’altalena del respiro di Herta Müller. Del 2011 è il suo ultimo romanzo Kobold (Prebytky něhy.
Prebytky lidí).



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