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Rafael il signore della magia – recensione

Creato il 29 novembre 2010 da Mentalista Darus @magodarus


 

Rafael il signore della magia – recensione
Il mago è un attore che recita la parte del mago” (Robert Houdin, prestigiatore francese del XIX secolo).

In prima nazionale, Alessandro RiccioMaria Paola Sacchetti, nei panni di Rafael e Angelique, ovvero di un illusionista e della sua assistente, sottopongono all’attenzione di una divertita platea, la parodia di uno spettacolo magico, che, come recita la promozione dello stesso propone:  ”… numeri che hanno dell’incredibile e che lasciano le platee di tutta Europa a bocca aperta e a borsa vuota…”.

Lo spettacolo attingendo al “misterioso mondo dell’illusionismo, antichissima arte di spettacolo, che ha saputo attraversare le epoche cambiando volto secondo il gusto del pubblico e le evoluzioni della tecnica” narra, con allegra semplicità, una vicenda, attraverso le gesta dei due protagonisti, delineandone  il carattere, le fobie, le speranze ed il loro vissuto realizzando così, un quadro a tinte varie.

In una gradevole scenografia da prestigiatore di fine ottocento, uno strano e magnetico personaggio, Rafael, si esibisce insieme alla sua valletta,

Rafael il signore della magia – recensione
eseguendo con maestria (e lo dico da prestigiatore) piccole magie, in modo appariscente e simpatico.

Gli spettacoli sono però, anche occasione di furti e raggiri da parte della coppia che in tal modo sopravvive ai limiti della povertà.

Gustosi i fuoriscena, quello che accade prima e dopo gli spettacoli, il rapporto di amore odio dei due, tra vezzi, prove, sotterfugi, litigi e complicità, che impreziosiscono una drammaturgia che ricorda vagamente  laGrande Magiadi Edoardo de Filippo.

Ho quindi apprezzato lo spettacolo anche se consiglierei, ove ce ne fosse bisogno, di asciugare e rivedere alcune scene, che se pur gradevoli, forse prolungano lo show eccessivamente. Avendo parlato con Riccio dopo lo show, so che ne è consapevole.

Rafael, il signore della magiaè una produzione teatrale di Alessandro Riccio. Da segnalare il tutto esaurito del Teatro Lumiere per tutte e tre le date previste e la bravura degli attori.

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