Ragazze a mano armata: la brutta copia di Amiche da morire

Creato il 20 giugno 2014 da Oggialcinemanet @oggialcinema

Al Taormina Film Festival è stato presentato in anteprima Ragazze a mano armata, nuovo lavoro del regista teatrale Fabio Segatori (Hollywood Files, Terra Bruciata), che ha dichiarato: “E’ un piccolo film fatto solo in 18 giorni di riprese. Siamo dei produttori indipendenti e mandiamo le nostre copie grazie alla distribuzione digitale. Abbiamo un sacco di problemi ma possiamo evitare sicuramente i raccomandati.” Nobili intenzioni le sue alle quali la qualità del suo film non rendono onore. Il cinema è fatto di idee prima ancora che di soldi e dunque la mediocrità di Ragazze a mano armata non trova giustificazione nelle logiche (sicuramente sbagliate) di mercato.

Il film ricorda moltissimo la più riuscita Amiche da morire, anch’essa un’opera prima che uscì lo scorso anno ricevendo gli elogi del pubblico e della critica. Entrambe sono delle action comedy al femminile ma le differenze tra le due opere sono quasi oceaniche. Innanzitutto il cast. Le protagoniste di Ragazze a mano armata, Federica De Cola, Giovanna D’Angi e Gianna Verdelli sono delle pivelline mentre Amiche da morire è interpretato da Claudia Gerini, Cristiana Capotondi, il bravo Vinicio Marchioni e, soprattutto, dalla vulcanica Sabrina Impacciatore. Poi sono il valore tecnico e contenutistico a fare il resto.

Ragazze a mano armata racconta la bizzarra avventura di Emma, Gioia e Stella, tre studentesse fuori sede a Messina, originarie di Corleone. Le tre ragazze non un soldo per pagare le bollette e l’affitto e sono prossime allo sfratto. Decidono così di affittare la loro stanza ad una facoltosa donna veneta, Bea (Karin Proia, più o meno a suo agio nel ruolo visto i suoi precedenti televisivi), che anticipa subito loro 1000 euro. Il giorno stesso la donna subisce un incidente ed entra in coma. Al suo ritorno scoprirà che le ragazzo hanno scoperto il borsone nascosto nella camera, contente 1 milione di euro, e hanno iniziato a spendere i soldi che, a seguito di un battibecco tra di loro, hanno poi preso fuoco. A questo punto Bea coinvolgerà le ragazze in una rapina al fine di recuperare la somma e restituirla al suo ex fidanzato criminale. Le tre corleonesi più imbranate della storia sono dunque protagoniste di una commedia sgangherata, realizzata talmente male da far rimpiangere le commedie italiane dei soliti ignoti, ovvero Raoul Bova & Co.

Le tre giovani interpreti fanno quasi tenerezza per la inadeguatezza davanti la macchina da presa. Neanche il cameo del simpatico Nino Frassica, in veste del pasticciere Nino che fa i migliori cannoli di tutta la Sicilia, riesce a risollevare un film che vola così basso. Una scrittura che definire televisiva sarebbe un complimento, volgare non nei contenuti quanto nella sua pochezza. Le immagini, che definiremmo quasi povere, fanno da contraltare a delle altisonanti citazioni, da Francis Ford Coppola a Quentin Tarantino, usate un po’ a sproposito. Il film uscirà il 19 giungo in una manciata di sale, distribuito da Baby Films, ma sarebbe da augurarsi che prodotti di una tale scarsità non fossero mai in circolazione.

di Rosa Maiuccaro per Oggialcinema.net


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