Sicura di te
pedalavi
agile
scattante
nel cortile
deserto
alle prime ore
del mattino
e ti piaceva
che altri
nell’alba rosata
seguisse
con lo sguardo
il tuo andare.
Riso ingenuo
di bambina
già cresciuta
stampato
sul volto.
Statuaria
nella persona
quanto acerba
e promettente.
Bella come
la gioventù
è capace
d’esserlo.
Pareva che
contro vento
tu gridassi
a te stessa :
“largo”
“il mondo è mio”.
E io fossi lì
proprio per te
a cogliere
il messaggio.
Marianna Micheluzzi (Ukundimana)