Magazine Per Lei

Ragionamenti intorno all'uomo

Creato il 30 novembre 2012 da Phoebe1976 @phoebe1976

Ragionamenti intorno all'uomo

youngerbrothersister.jpgOgni volta che vado a cena con le mie amiche del cuore succede che, dopo i primi dieci minuti di convenevoli sull’attualità, il tempo e il lavoro, ci gettiamo a capofitto prima nel pettegolezzo e poi nell’esegesi del maschio, declinato prima in quello che abbiamo accanto e poi nella generalità.

Oddio, non necessariamente in quest’ordine, magari intervalliamo anche, eh. Un pettegolezzo ogni tanto solleva l’animo, ad esempio, ed è un peccato bruciarli tutti insieme.

Io già lo so, vi state immaginando un teatrino simile ai brunch di Sex & The City in cui le protagoniste discettavano di sesso davanti ad omelette e insalate dietetiche con ai piedi un paio di Manolo da 400 dollari. Ecco, l’idea di base potrebbe anche essere giusta, se non fosse che noi trangugiamo fritti, non frequentiamo miliardari e le scarpe le compriamo al Globo. E siamo più sguaiate, su questo non c’è dubbio.

Ah, viviamo anche nella città più noiosa del centroitalia, quella in cui Eurochocolate è il massimo avvenimento dell’anno. Mica Manhattan, per dire.

Che poi, parlar di uomini.

Parliamone, appunto.

Non è che sia tutto rotolamenti e misurazioni di organi riproduttivi come le allampanate tipe di S&TC vogliono farci credere, eh.

Anzi.

Dalle esperienze di otto donne emerge soprattutto una poca voglia di crescere dell’homo quarantino, il suo sogno di restare ragazzino scapestrato per sempre pronto alla gazzarra. In teoria, però, perché in pratica all’uomo che si accasa crescono le pantofole intorno ai piedi e non si riescono a togliere nemmeno con la ceretta.

C’è quello geloso e quello troppo menefreghista.

Quello che rigetta l’idea della procreazione e quello che finge svenimenti al solo accenno.

E quello che lascia i calzini dove capita, gioca in mutande a Guitar Hero e ha seppellito il romanticismo sotto un metro cubo di terra.

E quello che non si accasa o si rifiuta?

O peggio, palleggia tra più donne inconsapevoli (o quasi) delle reciproche esistenze?

E’ complicato.

Ha dei problemi.

E’ molto complicato.

Ha avuto tanti traumi.

E’ single di ritorno.

E’ usato seminuovo.

Ma garantito.

Col tagliando a posto, giuro.

A parte la cinghia di distribuzione.

Quella no.

Molte sono le sfumature dell’homo quarantino, ma quasi nessuna ha a che fare con Mr. Christian Grey. E non so se questo sia davvero un male. E da tutto il ciarlare rumoroso di otto donne sedute intorno al tavolo, ciarlare così molesto che spesso il cameriere di turno ci lancia occhiate poco edificanti, cosa esce fuori alla fine?

Gli uomini sono terribili, sì.

Noi vivremmo bene anche senza, ma è ovvio.

A chiacchiere.

Ma alla fine ricadiamo tutte (o quasi) o nella sindrome della crocerossina o in quella della piccola fiammiferaia.

La prima raccatta casi umani con le problematiche di Gabriel Garko ne L’onore e il rispetto e si cruccia di quanto sia difficile e complicato, mentre le amiche annuiscono bevendo alcolici e pensando che sì, è successo anche a loro e poveretta lei.

La seconda, la piccola fiammiferaia, in genere ha conquistato il simil Gabriel Garko di cui sopra e ora, sinceramente, non sa che fare. Così tira avanti tra peana e commiserazioni, con le amiche che annuiscono bevendo alcolici e istigano al macello del povero maschio, reo di essere sé stesso.

Le serata con le mie amiche sono fantastiche, si torna a casa con un peso in meno, come se la catarsi collettiva ci avesse ripulito u po’ e tutti i problemi si fossero sciolti tra le risate.

Certo, a patto di avere amiche favolose come le mie.

Ma i maschi, invece?

L’uomo che racconta di sé agli amici?

E’ davvero una creatura così semplice come si dice, così primitiva da non aver bisogno del l’assenso del gruppo e della catarsi collettiva?

Fatevi avanti, maschi, e raccontate…


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :