In questi giorni di pioggia, di cieli grigi, di nuvoloni all’orizzonte mi piace perdermi nei ricordi.
Se c’è una cosa che contraddistingueva la cucina di mia nonna Bianca era il profumo di ragù. Lei lo faceva alla vecchia maniera, quello con tutti i pezzi giusti che ancora faccio fatica a chiedere al macellaio da quando vivo a Bologna, quello che doveva pappoliare per una notte intera e che aveva il colore brunastro del pomodoro cotto e ricotto per ottenere il sapore perfetto.
Mia nonna faceva sempre alla domenica gli ziti con il ragù, mai al sabato che non è tradizione e si sa che a Napoli le tradizioni sono una cosa seria. E poi sono rassicuranti, sai che non ci sarà niente di più ma anche niente di meno e sai che sarai attorno ad un lungo tavolo rettangolare con il nonno che spezza gli ziti con le sue grandi mani e con quel profumo inebriante di salsa di pomodoro.
Ma io che sono una donna paziente ma con poco tempo il ragù non lo faccio mai. E non è una cosa che va bene a tutti gli uomini di casa…….Però, perchè c’è sempre un però nelle storie d’amore a lieto fine, faccio spesso il ragù di cipolle. Non sarà mai il ragù di carne di nonna e neanche la genovese, ma diciamo che assomiglia a tutte e due e io vinco e stravinco!
- 3 cipolle dorate grandi
- ½ litro di passata di pomodoro (meglio se fatta in casa)
- 2 cucchiai di concentrato di pomodoro
- olio extravergine d'oliva
- sale
- pepe
- 1 pizzico di cannella
- trancetto di gambuccio di prosciutto (opzionale)
- Tagliate a fettine sottili le cipolle.
- In due giri d'olio fate soffriggere appena le cipolle e il pezzetto di prosciutto col grasso se lo gradite (darà un sapore più intenso).
- Quando dorate aggiungete la passata di pomodoro e lasciate cucinare per una trentina di minuti. Se si asciuga troppo aggiungete acqua. Salate e pepate.
- Aggiungete quindi il concentrato e la cannella. Lasciate cucinare per un'oretta fino a che la cipolla sarà sfaldata e diventerà morbidissima.
Questo ragù è ottimo sulla pasta ma non pensate di riuscire a sfuggire alla scarpetta!
Bacini saporiti,
Jess