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Rahav di Gerico

Creato il 05 dicembre 2011 da Alboino
“La seconda era prostituta di mestiere e tradì il suo popolo” Rahav di Gerico “Ecco uomini sono venuti qua di notte dai figli d’Israele per scrutare la terra”. Il re di Gerico manda a perquisire la casa di Rahav: “Fai uscire gli uomini che sono venuti a casa tua, che per scrutare tutta la terra sono venuti”. Rahav non li consegna anzi li copre: “Sì sono venuti verso di me gli uomini e non ho conosciuto da dove essi sono. E fu la porta per chiudersi per l’oscurità e gli uomini uscirono, non ho conosciuto dove sono andati gli uomini. Inseguite presto dietro di loro che li acciufferete”. Invece li aveva nascosti sul tetto della casa, sotto strati di lino messo ad asciugare. Rahav ha avuto notizia di quella gente venuta dalle viscere del deserto e la divinità nomade con loro. La prostituzione è mestiere di confine, accoglie uomini di passaggio senza chiedere documenti, raccoglie notizie da chi beve un bicchiere e racconta volentieri. Le prostitute hanno orecchie discrete, sanno tenere i segreti. Le prostitute sono il contrario delle comari. “Ho conosciuto che ha dato Iod a voi la terra. E che è caduto il terrore di voi sopra di noi e che sono crollati tutti abitanti della terra davanti ai vostri volti. Che abbiamo ascoltato che ha fatto asciugare Iod acque di Mare del Giunco davanti ai vostri volti nell’uscire vostro dall’Egitto. E ciò che avete fatto ai due re dell’Emoreo che sono in oltre Giordano, a Sihòn e Og, che avete distrutto loro. E abbiamo ascoltato e si è squagliato il nostro cuore e non è salito più un vento in un uomo davanti ai vostri volti. Che Iod vostro Elohìm lui è Elohìm nei cieli di sopra e sopra la terra di sotto. E adesso fate giuramento su, a me in Iod, che ho fatto presso di voi una misericordia. E farete anche voi presso la casa di mio padre una misericordia e darete a me un segno di verità. E farete vivere mio padre e mia madre e i miei fratelli e le mie sorelle e tutto ciò che è loro. E scipperete i nostri fiati dalla morte”. Pronuncia quattro volte il nome prezioso della divinità di Israele perché si è messa sotto la sua protezione. Fa qui atto di credo, si consegna passando per il tradimento del suo stesso popolo, ma salvando quelli del suo sangue. “E abitò in seno a Israele” lei sola, lei sì.   

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