Uscita dalla penna del celebre sceneggiatore Aaron Sorkin (Oscar 2011 per The Social Network), The Newsroom è la serie televisiva della HBO subentrata nell’estate 2012 nella fascia oraria di Games of Thrones. Negli Stati Uniti si è appena conclusa la 2^ stagione (e preannunciata la terza da Jeff Daniels su Twitter) ed ora finalmente arriva in Italia, in prima visione assoluta, la prima (10 episodi di circa 60’ l’uno), trasmessa da Rai3 in prima serata alle 21.05 a partire dal giovedì 17 ottobre.
La serie racconta le vicissitudini lavorative, umane, politiche e amorose della redazione del fittizio network statunitense ACN (Atlantic Cable News) che si raccoglie attorno all’anchorman Will McAvoy ( Jeff Daniels), il cui popolare volto compare ogni sera, all’ora di cena, sulle televisioni di circa metà degli americani. Cinico, antiabortista, repubblicano, McAvoy si trova presto a scontrarsi con i vertici della società.
In alcune interviste Sorkin ha ammesso di essersi ispirato per questo personaggio all’amico e conduttore tv Keith Olbermann, nella cui redazione lo sceneggiatore ha trascorso i momenti precedenti allo scoppio del disastro petrolifero del Golfo Persico, noto per il suo caratteraccio ma anche per la integerrima fedeltà nel riportare i fatti.
Altri protagonisti della serie sono:
MacKenzie McHale (Emily Mortimer), produttrice ed ex fiamma di Will, idealista e nostalgica di un giornalismo libero e spregiudicato; Jim Harper, braccio destro di Mackenzie (John Gallagher Jr.); Maggie, giovane associate producer; Sloan Sabbith, incantevole responsabile finanziaria; Charlie Skinner (un meraviglioso Sam Waterson) presidente della divisione news; Neal Sampat (interpretato da Dev Patel, protagonista di The Millionaire).
Dedicata al mondo dell’informazione la serie trova il suo punto di forza nella continua interconnessione tra le vicende fittizie della redazione di Newsnight e gli avvenimenti reali che hanno coinvolto gli Stati Uniti ed il mondo intero, in particolare i fatti avvenuti tra l’aprile del 2010 e l’agosto del 2011.
La prima puntata si conclude con un’edizione straordinaria sul disastro ambientale del Golfo Persico; più avanti si fa riferimento alla tragedia nucleare del reattore di Fukushima; si parla delle rivolte giovanili in Nord Africa e non manca mai il riferimento all’incalzante crisi economica.
Tutto questo viene realizzato attraverso dialoghi incalzanti,caustici, fatti di continui botta e risposta che riescono a tenere sempre alto il livello di attenzione dello spettatore.