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Rai e Londra 2012: non è un’Olimpiade per poveri

Da Eraniapinnera @EraniaPinnera

Rai e Londra 2012: non è un’Olimpiade per poveriAvete presente un’onnivora di sport? Se non l’avete mai conosciuta, ve la presento io: si chiama Sara, e ama qualsiasi sport, possibilmente fatto dagli altri. Una pansportiva così non poteva di certo perdersi le Olimpiadi di Londra 2012, con birra ghiacciata, frittatone di cipolla e rutto libero. Tutto perfetto? Macché. Scoprite il motivo – e il colpevole.

Da quattro anni aspettavo con ansia le Olimpiadi per svariati motivi, ma soprattutto per godere dello spettacolo dei nostri atleti impegnati negli sport minori, che nell’arco di ogni quadriennio olimpico raramente riusciamo a seguire in televisione con continuità.

Con l’avvento del digitale terrestre in tutta la penisola speravo che i due canali Rai dedicati interamente allo sport (RaiSport1 e RaiSport2) potessero seguire i nostri campioni in maniera più dettagliata rispetto a quanto si potesse pretendere nelle precedenti edizioni olimpiche, dove l’unica rete olimpica – Rai2 - doveva saltare qua e là da una disciplina all’altra per coprire tutti gli sport e le prestazioni interessanti che a volte si accavallano come tempi e orari.

Invece devo constatare con amarezza che le mie speranze sono state vane, per vari motivi:
- La diretta Rai inizia tardi, dopo le 10.30 del mattino
- Ci sono troppe pause pubblicitarie, troppe, davvero: in pratica guardiamo qualche stralcio di Olimpiadi tra una pubblicità e l’altra
- I tg in mezzo alla trasmissione degli eventi. È vero, è importante assicurare la copertura delle informazioni, ma quando si decide di dedicare UN SOLO CANALE alle Olimpiadi, mentre le altre reti dell’azienda trasmettono normalmente la programmazione estiva, se ne potrebbe anche fare a meno, non credete?
- Le ripetizioni e le repliche. Molte gare, come per esempio la finale dei 200 farfalla maschile di nuoto, è stata trasmessa due volte a distanza di nemmeno mezz’ora. E poi, magari, non vedremo mai un incontro di boxe, o un match di pallacanestro. RaiSport1 e RaiSport2 – superfluo dirlo – trasmettono gli Europei di calcio, terminati un mese fa. Oppure repliche, programmi e partite di 30 anni fa.

Tutto questo senza considerare che – dato che Rai ha acquistato i diritti televisivi dei giochi di squadra a partire dai quarti di finale – ci dobbiamo augurare non solo con il cuore di tifosi che le nostre nazionali femminile e maschile di volley e pallanuoto riescano a raggiungere il tetto del mondo, per poter godere dello spettacolo del loro sport.

Infine, la programmazione segnalata sui siti web e alla tv non è rispettata: per dire, ci si aspettava il beach volley alle 22 anche ieri notte e invece sono state trasmesse dopo la mezzanotte. Un orario semplice, per chi magari di giorno dorme.

Ho letto che la Rai ha acquistato i diritti per 200 ore di Olimpiadi, mentre Sky ha messo a disposizione 12 canali per un totale di 2000 ore di sport.
Anche in occasione di Pechino 2008 la Rai aveva acquistato lo stesso numero di ore di diritti televisivi, ma ci è andata meglio per via del fuso orario, per colpa grazie al quale ci siamo goduti molte più ore di differita, che non essendo in diretta costano di meno, e non sono conteggiate nelle famose 200 ore acquistate.

Le morali sono quindi due:
1) Meglio che le Olimpiadi siano ospitate in un Paese lontano da casa, così la notte si dorme e il giorno si guardano le repliche, in pace e integralmente
2) Chi non ha i soldi per permettersi la tv privata – quella con la parabola e la pay per view – deve accontentarsi delle briciole. Poche e amare.

Photo credit by Meparetotti

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