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Rai Storia ricorda questa sera Sandro Ciotti, a dieci anni dalla scomparsa

Creato il 16 luglio 2013 da Nicoladki @NicolaRaiano
Rai Storia ricorda questa sera Sandro Ciotti, a dieci anni dalla scomparsaRai Educational presenta Sandro Ciotti. Un uomo solo al microfono, in onda martedì 16 luglio alle 22.30 e in replica giovedì 18 luglio alle 15.00 su Rai Storia – ch. 54 del Digitale terrestre e TivùSat.
“Quella che ho faticosamente cercato di concludere è stata la mia ultima radiocronaca. Un grazie a tutti gli ascoltatori, mi mancheranno”. Così, il 12 maggio 1996, Sandro Ciotti chiude la sua ultima radiocronaca. Un addio sobrio che arriva dopo oltre 2.400 radiocronache di partite di calcio, 40 Festival di Sanremo, 14 Olimpiadi, 15 Giri d’Italia, 9 Tour de France.A dieci anni dalla sua scomparsa, Rai Storia ricorda la figura di un personaggio che ha fatto la storia della radio italiana, ben oltre il suo ruolo di giornalista sportivo.Musicista, paroliere, radiocronista, Sandro Ciotti è stato una delle voci più celebri dello sport italiano, ma fu la musica il suo primo amore. Con Lello Bersani in Ciak, una delle prime rubriche radiofoniche della Rai, le interviste a Domenico Modugno, Federico Fellini, Mina, Gino Paoli e Luigi Tenco di cui Ciotti era buon amico e tra i testimoni della notte in cui il cantautore morì, mettendo subito in dubbio la tesi del suicidio.Ma il nome di Ciotti è indissolubilmente legato a Tutto il calcio minuto per minuto, il programma che ha cambiato volto al racconto del calcio in Italia facendo del campionato un romanzo popolare e riscrivendo la sacralità delle domeniche degli italiani. Tutto il calcio minuto per minuto attraversa mezzo secolo di storia italiana e alimenta la mitologia legata alla radio, lanciando quella generazione di cronisti formatasi con la gavetta dei Giochi Olimpici di Roma del 1960 e finendo per essere teatro di aneddoti e leggende: da “Clamoroso al Cibali” ai battibecchi di Ciotti con il collega e “rivale” Enrico Ameri.
Ciotti vive la sua professione da testimone privilegiato. Racconta lo sport e la musica con uno stile mai banale, asciutto, talvolta barocco ma sempre pungente, ironico e sagace. Un linguaggio diventato lessico sportivo, una prosa da scrittore più che da giornalista che il “romanissimo” Ciotti, figlioccio di Trilussa, ha saputo prestare anche alla musica del più milanese dei cantautori, Enzo Jannacci. Per lui ha infatti scritto “Veronica”, un testo provocatorio e irriverente sulle cui note i due si sono esibiti insieme a Dario Fo nel 1987 a Domani si gioca, il programma tv di Gianni Minà.
A Ciotti si legano anche protagonisti dello sport italiano come Agostino Di Bartolomei e Gaetano Scirea, giocatori che rappresentano la nostalgia per un calcio antico, genuino e glorioso, lontano dai frenetici ritmi televisivi odierni; quel calcio in cui Sandro Ciotti si muoveva con estro e fantasia facendo della sua voce roca, che la leggenda vuole sia diventata così dopo una radiocronaca di quattordici ore sotto la pioggia, la sua cifra stilistica.

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