L'azienda risponde così alle critiche avanzate lo scorso 6 marzo dal presidente della Vigilanza e membro del direttorio del Movimento cinque stelle, Roberto Fico, che in un'interrogazione parlamentare presentata aveva sollecitato il dg Luigi Gubitosi e la presidente Anna Maria Tarantola «a fare chiarezza e rendere conto pubblicamente sui sospetti di irregolarità» sollevati «dal programma satirico 'Striscia la notizia'». Il programma, aveva detto, è «un gioco a premi che si basa su consistenti vincite in denaro e appare incompatibile con il principio di responsabilità sociale dell'azienda radiotelevisiva finanziata dai cittadini con il canone». 'Affari tuoi', sottolinea la Rai nella lettera che Fico ha pubblicato sulla sua pagina Facebook, «viene trasmesso con le stesse caratteristiche in 73 Paesi, in nessuno dei quali sono state rilevate criticità sotto il profilo dell'istigazione al gioco d'azzardo».
Inoltre, rispondendo alle affermazioni di Fico, che aveva definito il format «estraneo alla missione del servizio pubblico, considerato che si fonda esclusivamente sulla speranza di un facile guadagno e sull'azzardo», precisa che «il programma non rientra nell'ambito dei generi predeterminati dal contratto di servizio». Intendendo, in sostanza, che il montepremi viene messo a disposizione con i soldi degli sponsor e non, come presunto, con i soldi del canone. Infine l'annuncio dell'avvio di un'indagine interna con l'obiettivo di «dissipare qualunque possibile dubbio su un programma così strategico per il palinsesto Rai» per «evitare che i tentativi da tempo in atto, di mettere in dubbio la regolarità del gioco, possano incidere sui positivi risultati del programma».