L'approvazione, con sei voti favorevoli e due contrari, è però condizionata: i consiglieri hanno stilato in dodici punti i principi a cui il direttore generale Luigi Gubitosi dovrà attenersi per modificare la programmazione. Cultura, Costituzione, integrazione, alfabetizzazione economica sono alcuni dei temi che dovranno trovare spazio in nuovi format. Almeno così dovrebbe essere.
Secondo i consiglieri Benedetta Tobagi e Gherardo Colombo, che hanno votato contro bissando il loro no al bilancio di qualche mese fa, si tratta solo di «auspici». «Dopo quasi un anno in Rai, le dichiarazioni di buone intenzioni non bastano più - spiegano -. Specialmente perchè un vero, serio dibattito sulle criticità editoriali dell'azienda ancora non s'è visto». Per l'azienda, invece, «i palinsesti approvati risultano più forti, innovativi e sempre più orientati verso lo spirito del servizio pubblico. Tra l'altro si evidenzia un nuovo ruolo della donna, maggiore presenza di Europa temi di integrazione e social, arte e cultura».
Il ruolo della donna è uno dei cavalli di battaglia dell'attuale vertice. In particolare del presidente Anna Maria Tarantola che ha ottenuto la cancellazione di Miss Italia. Il concorso di bellezza è rimasto fuori dai palinsesti, ma dal cda è venuta un'indicazione sul tema. Si chiede, infatti di «sviluppare format adeguati a promuovere la bellezza e il talento femminile nel solco della storia del costume italiano». Il richiamo è frutto del pressing del Pdl, ed in particolare del consigliere Guglielmo Rositani, per ottenere una marcia indietro di Viale Mazzini sullo stop alla sfida per l'incoronazione della reginetta d'Italia.
Tra le novità su Rai1 arriverà 'Mission', un social reality con personaggi noti impegnati in missione umanitaria, e un talent musicale, che dovrebbe coinvolgere la Fondazione Pavarotti. Cambio della guardia a Domenica In con Mara Venier al posto di Lorella Cuccarini.
Su Rai2, a meno di clamorosi flop, dovrebbe essere confermato in autunno il talk serale di Nicola Porro che debutta il 3 luglio e l'approfondimento di seconda serata 2Next.
Su Rai3 tornerà Mi manda Rai3, affidato ad Elsa Di Gati. Sul fronte politico, il premier Enrico Letta ribadisce che la privatizzazione della Rai «non fa parte del programma di governo». E, dopo il presidente della Commissione di Vigilanza Roberto Fico, è lo stesso Grillo a sostenere che «la Rai è un patrimonio da salvaguardare», anche se «c'è da metterci le mani dentro». Per farlo Fico ha dato il suo sostegno all'iniziativa di Move On Italia per aprire un tavolo di lavoro Parlamento-società civile con il compito di mettere mano alla riforma della Rai.
La nomina del cda «potrebbe essere divisa in quote diverse tra i cittadini che pagano il canone, i dipendenti dell'azienda e il Parlamento», spiega Fico che, tra l'altro, chiede di estendere il tetto ai compensi previsto per gli amministratori pubblici anche ai contratti dello spettacolo.