Solo un arrivederci. Archiviata la strada dell'Opas su Rai Way, Ei Towers non rinuncia all'idea di far nascere, prima o poi, un campione nazionale nelle torri di trasmissione. A questo punto tuttavia a dettare modalità e tempistica delle eventuali nozze non sarà solo l'azienda del gruppo Mediaset che intanto, vista tramontare l'offerta di acquisto, decide di distribuire un dividendo (1,1 euro per azione). «Non è un addio ma un arrivederci», ha detto parlando di Rai Way l'amministratore delegato di Ei Towers, Guido Barbieri, al termine dell'assemblea che ha approvato la proposta, arrivata a sorpresa dal socio di riferimento (al 40%) Elettronica Industriale (Berlusconi), di destinare agli azionisti, invece che a riserva, la quasi totalità dei 31,2 milioni di utile della Spa.
Il progetto per creare in Italia, come succede all'estero, un operatore unico ha, secondo il manager, tanto senso industriale che provarci è d'obbligo: «nelle forme e con i tempi e gli strumenti che lo controparti ci consentiranno di utilizzare». Ben venga l'intervento di un soggetto terzo, di garanzia, come può essere F2i, anche se Barbieri nega contatti. Nessun abboccamento neanche con Telecom, impegnata a portare in borsa la controllata delle torri di tlc, Inwit. Quanto all'altro fondo per le infrastrutture, Fsi, l'amministratore delegato di Cdp, Giovanni Gorno Tempini, a distanza esclude «un ruolo attivo» in Rai Way ma aggiunge che «come con tutte le vicende economiche nazionali, la seguiamo con attenzione». «Qualunque soluzione che agevoli il processo di consolidamento ha il nostro favore. Se c'è qualcuno che può entrare va bene», riprende l'a.d di Ei Towers a una domanda sul fondo guidato da Renato Ravanelli.
«In Italia abbiamo due operatori quotati e a breve ne avremo un terzo. È evidente che non è una struttura di lungo periodo» osserva e promette che «metteremo in campo le nostre energie per fare evolvere il settore in modo più efficiente». Del resto «la concorrenza l'abbiamo vissuta sulla nostra pelle e l'abbiamo subita perché più piccoli rispetto a operatori più grandi di noi». Valga come esempio la gara persa di recente contro la spagnola Abertis per le torri di Wind. La decisione ufficiale di non presentare una nuova Opas, dopo il fuoco di sbarramento del governo, della Rai e delle authorities Consob e Antitrust, sarà presa domani dal Cda rinnovato (e in buona parte riconfermato) dall'assemblea di oggi: «faremo una valutazione lucida di come la situazione si è evoluta». La borsa nel frattempo sta a guardare: Ei Towers termina la seduta in calo (-0,83%), Rai Way invece sale (+1,26%) aiutata dal giudizio di Credit Suisse.