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RAI1: IL COMMISSARIO MONTALBANO Il gioco degli specch
Creato il 18 marzo 2016 da Musicstarsblog @MusicStarStaffNuovo appuntamento con “Il commisario Montalbano“, venerdì 18 marzo alle 21.20 su Rai1, con un episodio dal titolo Il gioco degli specchi. Una bomba di basso potenziale è stata fatta scoppiare davanti alla porta di un magazzino. Si pensa a una minaccia per pizzo non pagato, ma Montalbano è perplesso: il danno è assai scarso e il magazzino fra l’altro era vuoto. Inoltre il proprietario del magazzino, Angelino Arnone, nega in ogni modo di poter essere l’obbiettivo di quello strano attentato.
Il commissario però intuisce che il vero destinatario di quell’avvertimento potrebbe essere qualcuno che vive nel caseggiato attiguo al magazzino: la scatola con la bomba forse era stata lasciata davanti al portone e uno dei condomini, uscendo la mattina, ignaro, potrebbe averla spostata verso il magazzino per liberare il passaggio. In quella palazzina infatti vivono due pregiudicati: Carlo Nicotra, che è un pezzo grosso dei Sinagra, e Stefano Tallarita, uno spacciatore che lavora al soldo dello stesso Nicotra. Ma anche di queste due nuove piste Montalbano non sembra troppo persuaso: Nicotra è un boss, non è uomo al quale verrebbero mandati semplici avvertimenti, e Stefano Tallarita è in prigione, nel suo appartamento sono rimasti solo la moglie e il figlio Arturo, che non hanno nulla a che fare con i suoi affari. E difatti giunge al commissariato un nervoso Angelino Arnone, che, mostrando una lettera anonima appena ricevuta, confessa che quella bomba era una minaccia destinata proprio a lui. Arnone però non sa dirne il motivo, e tanto meno sa dire chi potrebbe essere la persona che gli ha indirizzato quell’avvertimento. Montalbano capisce che Arnone sta mentendo: qualcuno lo manovra e lo ha mandato là appunto per gettare fumo negli occhi alla polizia. Di seguito viene a sapere da Pasquale che in prigione gira voce che Stefano Tallarita abbia iniziato a collaborare con la polizia. Quindi la bomba potrebbe essere stata un avvertimento destinato a lui.
Ma anche questa si rivela essere una falsa pista: il commissario viene a sapere dalla Narcotici che Tallarita non sta affatto collaborando con le forze dell’ordine. Montalbano si rende conto che i responsabili dell’attentato al magazzino stanno cercando di costruire un intrico di depistaggi, una sorta di gioco di specchi finalizzato a confondere e disorientare le ricerche della polizia. Un gioco di specchi che sembra culminare in un avvertimento rivolto contro lo stesso commissario: un colpo di carabina sparato contro lo sportello del passeggero della macchina di Montalbano. Ma anche questo avvertimento è assai strano: il commissario non si era addirittura accorto di nulla, è Fazio che lo ha scoperto quando ha visto il foro del proiettile sulla carrozzeria dell’auto.
Una sola cosa è sicura, dietro a questa strana faccenda c’è qualcosa di grosso e sicuramente c’entrano Nicotra e il suo traffico di droga. In quegli stessi giorni c’è anche un altro mistero che occupa l’attenzione di Montalbano: Liliana Lombardo, vicina di casa del commissario, una mattina scopre che la propria auto è stata danneggiata. Sembra un dispetto o un atto di teppismo inspiegabile. Liliana in quei giorni è sola, suo marito come al solito è fuori per lavoro, e così è Salvo ad accompagnarla nelle mattine successive al lavoro. Dopo un’iniziale reticenza Liliana racconta a Montalbano di sapere chi è il colpevole del danno procuratole alla macchina: tempo fa lei ha avuto una relazione con un ragazzo, ma in breve ha voluto chiudere quel rapporto; l’ex amante, ferito, si è sfogato con quell’infantile vendetta.
Sembra tutto chiarito, ma una notte Montalbano scopre che Liliana riceve ancora visite dall’amante. Inoltre il comportamento di Liliana si fa sempre più strano: cerca di avvicinare Montalbano, di sedurlo e anche di farsi vedere più volte in pubblico con lui. Salvo capisce bene che la vicina non sta cercando un nuovo amante, ma che ha altre ragioni e che forse sta cercando protezione. In seguito scopre che l’amante di Liliana Lombardo è Arturo Tallarita, il figlio dello spacciatore che lavora per Nicotra. Comprende così che la vicenda di Liliana è legata al caso iniziato con la bomba al magazzino, e che il colpo di carabina finito contro lo sportello della sua auto era indirizzato proprio a Liliana, che qualche sera prima sedeva nella vettura accanto a lui: Liliana e Arturo sono al centro di tutta la faccenda e stanno correndo un grande pericolo. Vuole subito aiutarli e proteggerli, ma i due risultano improvvisamente scomparsi.
Alla fine Montalbano riuscirà a risolvere questo pericoloso gioco degli specchi, ma non a salvare Liliana e Arturo da un tragico destino, che li vede vittime di un gioco troppo grande e troppo crudele.
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