Raid al “& other stories” di Corso Vittorio Emanuele – Milano

Creato il 27 aprile 2013 da Nonnaso @NonnaSo

Che cosa fa la vostra NonnaSo il sabato mattina, quando la casa è sta pulita a dovere, la colazione consumata con calma, e la giornata promette di non migliorare esattamente come hanno preannunziato i “previsionisti” del tempo?

Esce a caccia, ovviamente.
E non serve che vi dica a caccia di cosa, giusto?

Ebbene si, confesso: ci sono andata anche io. Cascata dentro con tutti e due i piedi, e la giacchetta di pelle fradicia e… insomma: le porte erano spalancate e, come previsto, in giro c’erano solo turisti quindi per una volta si poteva girare con calma e osservare, provare, aprire ogni campioncino e tubetto e tester… potevo allontanarmi senza entrare?

Decisamente no: il nuovo store “& other stories” di Corso Vittorio Emanuele, valeva una capatina. O per meglio dire una sosta di più di un’ora.
Va beh, siamo donne: la carne è debole. E va vestita, scrubbata, truccata, idratata, coccolata..

Lo store è di recentissima apertura, e gli è stato sacrificato il punto vendita H&M di Corso Vittorio Emanuele, appunto, ma nel cambio devo ammettere che ci abbiamo guadagnato. Sui 4 piani in cui è organizzato, sono disposti i prodotti del brand che fa parte dello stesso gruppo svedese di H&M, in uno store dal concept molto essenziale e molto urban chic. Entrando, sembra di stare in uno di quei loft newyorkesi tutto muri imbiancati come viene viene e scale di ferro, in realtà la cura del dettaglio è quasi maniacale e ci sarebbe da uscire pazzi se l’ambiente che ospita manichini impeccabili, borse dal taglio quadratissimo, scarpe con le zeppone, non fosse un po’ grezzo.

Ammetto di aver appena buttato l’occhio sulla collezione di vestiti, un po’ troppo somigliante alle proposte di Banana Republic e Gap (presenti infatti a due passi dallo store), con quel concetto simmetrico e “pettinato” che non riesco a portare addosso (forse perché me ne manca la fantasia), e di essermi concentrata sulle scarpe (per poi glissare vista la spaventosa presenza di scarpe dal taglio “correttivo” alternato a scarpe dal taglio maschile (inguardabili – vi basti la foto qui sopra) che non mi entusiasmano minimamente, sugli accessori e infine sul beauty. Dove mi sono arenata come balena felice.

Gli accessori presentano qualche spunto di interesse, anche se come il resto dei prodotti in vendita mi sembrano avere un costo ingiustificatamente alto. I materiali sembrano buoni, non sto sindacando sulla qualità del cuoio (che comunque conserva quell’aspetto un po’ duro e ingessato che segnala la non “vera pelle Italiana”, se proprio vogliamo essere precise), ma una bigiotteria resta bigiotteria, e non vedo perché devo pagarla come se fosse metallo prezioso. E anche le scarpe costicchiano un po’… e anche se ho lasciato il cuore su una mensolina accanto a un paio di sandali alti color viola e petrolio metallizzati (se andate lo trovate li, salutatelo), me ne sono andata a mani vuote.
È che ultimamente non me la sento di spendere 90-120€ per un paio di scarpe… e per questo dovete scusarmi.

Al secondo piano ho trovato il vero tesoro, ed il motivo per cui tornerò spesso a fare un giro da “& other stories”: lo spazio beauty. Che mi mette un’allegria e una serenità addosso pazzesche.

Primo, perché è pieno di prodotti beauty e cosmesi, anche se di una linea molto classica (potremmo paragonarla alla linea “i naturali” della Bassetti: colori base, che a me sono sembrati un po’ troppo bon ton chic e invernali) che vanno benissimo come passepartout e “salvavita”.

Secondo, perché c’è una linea di prodotti dal packaging vintage anni ’60, di quelli con le pinup disegnate e le call to action con le scritte all’americana, che ho adorato a prima vista. The balm, si chiama, e non avrei saputo cosa scegliere.. perciò avanti marsh!

Terzo perché ci sono i tavolini su cui sedersi per provare con calma tutti i prodotti, e truccarsi davanti allo specchio come a casa nostra. Senza nessuno che ti guarda male, si intromette, ti scaccia via perché stai aprendo e annusando ogni cosa (come mi era appena accaduto da OVS, dove due arpie  di commesse hanno cacciato via due ragazzine straniere che stavano provando gli smalti), o ti chiede ossessivamente di provare questo e quello e quell’altro. E comprare.

Non c’è nulla che mi leva di più la voglia di comprare che l’ansia da prestazione che ti mettono certe commesse, davvero. Ma che ve lo dico a fare: voi sapete quanto odio le commesse che non ci sanno fare.

In ogni caso, veniamo al clou del post: la risposta alla domanda “cosa hai comprato, NonnaSo?!”

Bene, devo dirvi che, avendo un budget molto contenuto, una curiosità infinita, un armadietto recentemente riempito di prodotti vari per la cosmesi e i trattamenti della pelle, ma anche lo sfinimento da cosmetici troppo costosi, mi sono limitata. I prodotti qui come ho già detto non sono esattamente low cost, pertanto mi sono limitata a 2 a cui proprio non ho potuto dire di no. Del resto come ho già detto i colori (di ombretti, rossetti, matite per gli occhi, eyeliner e mascara – solo neri-) sono un po’ quelli di qualsiasi collezione “naturale”, perciò…

Ho comprato un gloss (e ti pareva, vero?) “Organza Coral”: di un bel color corallo chiaro, che mi sta un amore, e mi mette allegria. Lo trovo molto primaverile e fresco, e l’ho comprato per spezzare con i soliti beige-rosa-fucsia su cui inevitabilmente gravito. 8€
C’è anche il blush coordinato, ma l’ho lasciato per un altro giorno: non sono ancora pronta.

E poi ho comprato una cosa che adoro, e vale tutti i 12€ spesi: un illuminante universale (palpebra, viso, labbra) Total stick tint Linen Beige, che per una come me che adora truccare gli occhi con colori chiari e brillanti – ma non brillantinati –è la morte sua. Tanto più che con un pratico “stickone” si applica con un passaggio, si sfuma un po’ con le dita, ed è a posto. Una vera illuminazione, credetemi.

Era disponibile in due toni, una con riflessi verso il mauve, l’altro con i riflessi champagne (quello che ho preso io, foto qui sopra): provati sulla mano mi ha convinto quello chiaro. Con la luce dà dei riflessi veramente spettacolari, ne sono innamorata.

Di questo vi lascio anche la descrizione e la scheda ingredienti che ho trovato sul sito, so che a chi di voi è più tecnica di me può far piacere: “& OTHER STORIES A highlighting and colouring stick for eyes, cheeks and lips leaving the skin with a natural lustrous finish. Contains vegetal oils for light, non-oily moisturisation. 8.5 g” – INGREDIENTI: Cyclohexasiloxane, Cyclopentasiloxane, Sorbitan Tristearate, Trimethylsiloxysilicate, Cera Alba, Paraffin, Ozokerite, Silica, Polymethyl Methacrylate, Butyrospermum Parkii Butter, Diisostearoyl Trimethylolpropane Siloxy Silicate, Cetyl Palmitate, Cetyl Ricinoleate, Polyethylene, C18-36 Acid Triglyceride, Phenoxyethanol, Propylparaben. [+/- Mica, CI 77499, CI 77492, CI 77891, CI 75470, CI 77491].

Ho dato infine un’occhiata alla parete di prodotti dedicata al “conscious cosmetic“, dove c’è una linea esclusiva di prodotti senza parabeni, e infine mi sono diretta alle casse. Dove una commessa molto gentile ha risposto alle mie domande e mi ha salutata col sorriso quando sono andata via. E poi, sono scappata con il malloppo, prima di cedere in nuove tentazioni.

E magari tornare di sotto e fare la pazzia: comprare quei sandali.
O meglio, questi:



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