Odi et amo e l’oggetto di queste passioni dicotomiche sono gli occhiali. Non c’è foto, ricordo o aneddoto dalla più tenera età ad oggi e, a meno di miracolosi passi avanti nell’oculistica, fino a che girerò per questo bizzarro mondo in cui io non indossi gli occhiali. Quando ero bambina, le montature per i piccoli non erano così fashion come quelle che ora sono proposte e dunque assomigliavo spesso a Puffo Quattrocchi. Sapevo che dovevo accettare questa condizione, mentre sui vestiti ero già più pretenziosetta (fashion victim si nasce, non si diventa!) perché non si stava parlando di un accessorio, ma di un oggetto utile alla salute dei miei occhi. D’estate la situazione peggiorava e devo ammettere che ho fatto impazzire parecchi ottici di Milano alla ricerca dell’occhiale da sole perfetto, che sapesse unire stile e qualità delle lenti, ma, se per gli occhiali da vista c’era poca scelta (se non essere dei piccoli Harry Potter ante litteram), per gli occhiali da sole non c’era storia. Si dovevano adattare le montature tonde da vista e sostituirvi quelle scure (blu o marroni). Fine. Insomma ecco qui una piccola John Lennon in gonnella di sei anni. Tuttavia li indossavo perché avevo capito che era importante proteggere la vista dai raggi del sole. Finalmente crebbi ed allora sì che acquistare montature non era più un dovere, ma anche un piacere perché scoprii che nel frattempo qualcuno nel Gotha della Moda aveva capito che l’occhiale da vista o da sole che fosse è un accessorio fondamentale per dare maggiore rilievo alla personalità di una persona. Ora di montature di occhiali quindi ce ne sono di tutti i tipi, fogge e forme, ma non bisogna dimenticare che non sono solo un accessorio ma anche uno strumento per la salute della nostra vista e specialmente per quella dei nostri bambini.
Alle mie bimbe sono stata molto contenta di poter regalare questa estate i nuovi occhiali della nuova Rainbow Collection di Poloraid. Questi occhiali, disponibili anche per gli adulti, sono ispirati all’iconico arcobaleno del marchio ed oltre ad avere quindi montature dai colori brillanti, sono dotati di lenti all’avanguardia, polarizzate ULTRASIGHTTM, per una visione perfetta, priva di riflesso e senza distorsioni. Far indossare ai nostri figli occhiali da soli adeguati è per il loro bene, come farli mangiare sano, proteggere la loro pelle o mettere loro la sciarpa d’inverno. Tuttavia in Italia il 66,8% dei bimbi dai 4 ai 10 anni non indossa occhiali da sole e bisogna aggiungere che spesso chi li indossa, usa occhiali paccottiglia e non garantiti da marchio CE, così che quelle lenti non sono altro che plastica, che non proteggono minimamente gli occhi dai raggi UV responsabili spesso di cheratiti, le infiammazioni della cornea che possono facilmente colpire i più piccoli in seguito all’esposizione solare, soprattutto nella stagione estiva. Purtroppo solo il 15% dei consumatori fa acquisti consapevoli scegliendo l’occhiale non solo in base allo stile, ma anche alla qualità delle lenti e del loro livello di protezione. Per questo Polaroid ha sviluppato una sensor card UV ( in vendita in selezionati punti vendita in Italia, Svezia e nei principali aeroporti) e una App V per iPhone ed Apple Watch che misurano le radiazioni UV e avvertono quando queste raggiungono livelli pericolosi. Sia la UV sensor card che la App Mobile sono strumenti realizzati appositamente per i genitori, con l’obiettivo di aiutarli a prevenire i danni e di sensibilizzarli su temi legati alla protezione visiva facendo indossare gli occhiali ai più piccoli. Con la vista non si scherza e a dirlo è la WSPOS che ricorda che le lenti degli occhiali di bimbi, adolescenti e persone a rischio per zone geografiche e mediche dovrebbero bloccare il 99% dei raggi UVA/B.
Polaroid è, dunque, riuscita ad unire stile e qualità, in un occhiale grintoso ma con lenti all’avanguardia. È riuscita ad unire moda e salute. Non c’è più nessuna dicotomia. Ciò che io sognavo da piccola, ora per le mie bambine è realtà.