A costo di sembrare antipatico voglio dire una cosa: "lo avevo detto io..." eh sì, qualche anno fa, mi sembra l'estate del 2005, ero in Sardegna per lavoro, a Cagliari.
In una pausa, capitai per caso in una galleria che non conoscevo (non ricordo il nome, mi spiace) che ospitava una mostra curata da Roberta Vanali che vedeva protagonisti Giuliano Sale e Silvia Argiolas. Fu in quell'occasione che affermai dopo aver visto la mostra che "...questi due faranno strada...". Chi mi accompagnava sorrise con quel sorriso di compatimento che si riserva a chi si vuole compiacere... beh sono felice per il percorso dell'Argiolas, di Sale ed anche per la Vanali che ritengo una delle più dotate "Talent Scout" che l'Italia abbia visto negli ultimi anni
Silvia Argiolas "Rainbow Wrong" a cura di Silvia Fabbri
In collaborazione con Sputnik Arts Project, si è inaugurata all'interno della Fondazione Durini la Project Room, uno spazio che viene messo a disposizione di artisti giovani, dedicato alla sperimentazione e alla ricerca nel campo delle arti visive e multimediali.
La Fondazione Durini, che da circa un anno ha ripreso un intenso programma di mostre ed eventi culturali di livello internazionale, come testimoniano la mostra Beauty Farm, - che ha ospitato una ventina di artisti, da Orlan a Micha Klein, da Aron Demetz a Erwin Olaf - e l'esposizione appena terminata Bacon. I disegni, a cura di Edward Lucie-Smith - in cui erano esposti venti disegni del maestro, pubblicati in un ampio catalogo e in un libro di Alessandro Riva, che ha ricostruito la tormentata genesi di questi capolavori -, ha deciso di dedicare parte della sua attività alla promozione e alla valorizzazione degli artisti italiani e internazionali.
Un serrato programma che prevede mostre ed eventi a cadenza mensile, prende avvio con il progetto Women at Work, a cura di Silvia Fabbri, una rassegna che ospiterà i lavori di una serie di artiste, legate da una forte poetica di ricerca e da una sperimentazione ispirata agli infiniti aspetti del mondo femminile. Dalla fotografia digitale alla pittura, dall'arte performativa alla scultura, le esposizioni personali di queste artiste trasformeranno lo spazio a loro dedicato per creare situazioni di forte impatto e di spiazzante interazione con il pubblico.
Dopo il successo di Florencia Martinez, seguirà la mostra di Silvia Argiolas, una giovane artista di origini sarde che lavora in questa occasione sul tema del doppio, della coppia, dell'infinito e irrisolto dualismo che accompagna la vita umana. Nell'installazione dal titolo simbolico Rainbow Wrong, che nello slang americano indica un'esperienza terrificante e sconvolgente, un'innumerevole serie di disegni, di forme e dimensioni differenti, ritraggono situazioni "sbagliate", dolorose o angoscianti, tratte dai casi vita quotidiana, come la scena delicata e spiazzante di un funerale bucolico, o dalla cronaca nera, come l'elegante donna dai tratti sottili e inquietanti, che in preda a visioni mistiche come una moderna e diabolica Medea affoga il giovane figlioletto.
Dipinti con una pittura sottile e delicata, quasi evanescente nei tratti, i personaggi della Argiolas sono spesso giovani adolescenti, vittime o eroine - I "kids" maledetti di Larry Clark -, alle soglie di un mondo affascinante e pauroso che solo ora si sta aprendo ai loro occhi. Creature sottili, giovani Ariel shakespeariane, si muovono in altri territori, ibridi e indefiniti, in cui unici elementi di paesaggio sono incerti arcobaleni o conglomerati naturali dai colori psichedelici.
In un continuo confronto tra realtà dolorose e mondi onirici e fantastici, popolati da esseri innaturali, le opere di questa installazione danno corpo a una forte visionarietà al femminile, dura e penetrante, che cerca nel riscatto di rinascita eterna una sua risposta al disagio dell'esistenza quotidiana.
Project Room
Da settembre fino alla fine di dicembre 2010 sono previsti interventi
di numerose altre artiste, sia italiane che straniere. Tra le artiste
invitate alla rassegna, ci saranno Giosetta Fioroni, Kirsten Reynolds,
Silvia Levenson, Anna Keen, Elena Monzo, Cikita Z.
mercoledì alle 19.00 - 11 ottobre alle ore 20.00
Milano Fondazione Durini
via Santa Maria Valle 2
Milano, Italy