Magazine Diario personale
Questa è la mia finestra. È stato dolce or ora il mio risveglio. Credevo quasi di poter volare. Fin dove giunge la mia vita e ove ha inizio la notte? Potrei pensare che ogni cosa sia ancora Me all'intorno, diafana come il fondo d'un cristallo, offuscata, muta. Potrei persino contenere in me le stelle; tanto grande sembra il mio cuore, e come vorrebbe restituire libertà a colui che forse incominciai ad amare, forse a tenere stretto. Estraneo, come pagina non scritta il mio destino mi guarda. Perché, come fui posta in questa infinità come un prato odorosa, senza tregua agitata, chiamando e a un tempo temendo che qualcuno oda il grido, e destinata a perdermi in un altro.