Conto alla rovescia per la presentazione alla Consob, da parte di Ei Towers, di un'offerta alternativa a quella per il 66,7% di Rai Way che l'Autorità ha invitato la società a rivedere: lo stop impresso dal Mef a che la società degli impianti della Rai scenda sotto il 51% ha fatto sì che il progetto originario di fusione delle due società sia giudicato non fattibile. A quanto apprende l'Adnkronos, accanto all'opzione già nota che punta a un'opas per il 66,7% della società, sarà presentato entro sabato un piano 'B'. Che di fatto punterebbe al 49% di Rai Way e pur non avendo come obiettivo quello di dar vita a un unico operatore degli impianti a livello nazionale, avrebbe comunque alla base una collaborazione industriale, in presenza comunque di due società autonome.
La presentazione del piano 'B' è prevista dunque entro il week end, alla scadenza dei dieci giorni dati da Consob alla società per la possibile articolazione di un'alternativa all'offerta originaria. Da sabato partono poi i rimanenti sei giorni che Consob si è presa per assumere la decisione sull'ok alla pubblicazione del prospetto dell'offerta. A quel punto, se avrà il via libera, il prospetto diventerà pubblico alla fine della prossima settimana.
Sempre secondo quanto si apprende, per dar vita all'opzione 'B' Ei Towers cercherebbe di acquistare il 35% del capitale di Rai Way sul mercato, ma anche il 14% ancora in mano a Rai: sempre se quest'ultima sarà disponibile a cederlo.
Se così non fosse, secondo una fonte vicina al dossier, l'operazione si tramuterebbe da strategica in finanziaria e, in altre parole, perderebbe per Ei Towers il suo senso ultimo. In caso contrario, e cioè se Ei Towers potesse alla fine acquisire una quota tra il 45 e il 49% come sarebbe nelle sue intenzioni, compreso il 14% della Rai, si darebbe vita a due società distinte ma con partecipazioni incrociate visto che l'offerta prevede uno scambio anche di azioni. In tal modo si aprirebbe alla possibilità di quelle sinergie e razionalizzazioni di spesa che sono al cuore del progetto della controllata Mediaset.
La presentazione alla Consob di un'opzione alternativa a quella lanciata con l'opas del 24 febbraio scorso non esaurisce in ogni caso le risposte che la società di Mediaset dovrà dare alle Autorità: è infatti in programma entro venerdì una risposta della società Mediaset alle osservazioni delll'Antitrust che lo scorso 11 marzo ha aperto formalmente l'istruttoria sull'offerta di Ei Towers. E poi all'inizio della prossima settimana sempre di fronte all'Autorità di piazza Verdi è in programma un'audizione di tutte le parti coinvolte. L'istruttoria dell'Antitrust, incentrata sull'offerta del 24 febbraio e che prevedeva dunque la nascita di un unico operatore, è volta ad accertare l'eventuale creazione o rafforzamento di una posizione dominante nel mercato delle infrastrutture per la radiodiffusione televisiva e sonora.
In considerazione della natura «verticalmente integrata» del gruppo Mediaset, di cui Ei Towers fa parte, l'istruttoria è anche volta a verificare i possibili effetti sulla concorrenza nei diversi mercati a valle in cui il gruppo è presente, tra cui in particolare quelli della diffusione televisiva terrestre in tecnica digitale (broadcasting digitale) e della raccolta pubblicitaria sul mezzo televisivo. Intanto si avvicina il termine per la chiusura dell'istruttoria fissato in 45 giorni, fatto salvo il termine previsto per il rilascio del parere da parte dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.