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RALPH SPACCATUTTO (Wreck-it Ralph)

Creato il 13 marzo 2013 da Ussy77 @xunpugnodifilm

ralph-spaccatutto-locandinaBrillante commistione: cinema e videogame vanno a braccetto e convincono

Divertente e intelligente. L’ultimo prodotto Disney pesca a piene mani dai videogame vintage e di recente produzione. Un incontro intimo e appassionato.

Da trent’anni distrugge la facciata di un condominio per dare modo a Felix di aggiustare tutto e godersi la medaglia, le torte e l’affetto dei condomini. Per contro, finito il gioco, a lui non resta che tornare alla sua abitazione: una discarica di mattoni. Stanco di tutto questo Ralph deciderà di intraprendere un viaggio tra i circuiti della sala giochi alla ricerca di una medaglia che offra anche a lui il riconoscimento che auspica.

L’apologia del cattivo da videogame con un linguaggio personale e accattivante. Ralph Spaccatutto (Wreck-it Ralph, 2012) è una pellicola fresca, che non scade necessariamente in una retorica elementare e fanciullesca. Difatti la pellicola diretta da Rich Moore stupisce per la sua capacità di parlare sottovoce ai bambini (costruendo una vicenda colorata e colma di ritmo) e di avvicinarsi ancora di più a quell’universo nerd, che è cresciuto con i videogiochi da sala o da piattaforma. Dopotutto, quando non appaiono vere e proprie icone dei circuiti 8 bit anni ottanta (Sonic, Pac Man, Super Mario), si palesano sullo schermo cinematografico volontarie citazioni (una su tutte Call of Duty), che si mixano sapientemente all’universo creato dal genio di John Lasseter. Innanzitutto è lodevole la scelta di non sviluppare banalmente la storia in perfetto stile videogame (multi-livello, ognuno più complesso e sfaccettato), ma di costruire quattro mondi di pari importanza, ciascuno estremamente curato esteticamente e con regole e obiettivi propri. Difatti la vicenda è un vero e proprio viaggio dell’eroe, che lo porterà alla consapevolezza di sé e alla dimostrazione del proprio valore agli altri.

Di conseguenza siamo di fronte a un eroe, ma cattivo. Dalla forza erculea, dalle mani gigantesche e dal cuore d’oro. Tuttavia se questa ultima caratteristica può apparire come eccessivamente convenzionale, Moore riesce a smarcarsi dalla prevedibilità calcando la mano sulla comicità del gigantesco Ralph. Il suo compito consiste nel distruggere un palazzo e attendere che quest’ultimo venga prontamente aggiustato da Felix nel videogioco Fix-It Felix, grazie a un martello magico (denigrato bonariamente dal monologo over di Ralph in apertura di pellicola). Ed è proprio questo uno degli aspetti più interessanti di Ralph Spaccatutto: Ralph non è il protagonista del suo gioco. Certo una creatura fondamentale (se lui non “spacca”, Felix non può aggiustare), ma discriminata e osteggiata dagli altri personaggi del gioco. Tutto questo viene narrato in una scena bellissima nella quale Ralph, a una riunione dei “cattivi anonimi”, si trova nella stessa stanza con numerosi villain informatici. E saranno proprio la mancanza di consapevolezza e di considerazione che lo porteranno ad abbandonare la sua console per raggiungere altri obiettivi, finendo successivamente nel caramellato e variopinto universo di Sugar Rush.

Ralph Spaccatutto oltre a ostentare un’animazione particolareggiata, si trova a dover (obbligatoriamente) piegare verso una dimensione buonista e positiva. Ma decisamente non importa. Anzi è il giusto contrappasso che la pellicola di Moore deve pagare, per rendersi appetibile ai palati dei più piccoli. Questo però dopo aver sfamato gli occhi sognanti di numerosi trentenni, che vedendo le sale giochi, tornano indietro di vent’anni e sorridono.

Uscita al cinema: 20 dicembre 2012

Voto: ****


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