PC - PS3 - Xbox 360
TESTATO SU
PC
Genere: Azione, Sparatutto
Sviluppatore: Teyon Games
Produttore: Reef Entertainment
Distributore: Koch Media
Lingua: Inglese (sub ITA)
Giocatori: 1
Data di uscita: 21/02/2014
PS3X360PC
EUR 36,61EUR 36,61EUR 29,68 |
Ambienti ben realizzati Rambo è stato stereotipato in maniera ridicola
Dialoghi totalmente ripresi dalle pellicole Movimenti del protagonista, totalmente preimpostati
Ad alte difficoltà risulta godibile, ma un po' frustrante Scarsa longevità
Siamo abituati a vedere prodotti videoludici ispirati a film o a fumetti e la maggior parte delle volte la trasposizione da pellicola a videogame è deludente, salvo rarissimi casi in cui il team di sviluppo riesce a superare le aspettative del popolo giocante arrivando a far rivalutare addirittura il lungometraggio dal quale si è ispirato per il proprio lavoro. Nel corso degli anni ci son stati momenti in cui per quasi ogni film che nasceva veniva creato un videogioco dedicato, soprattutto per aumentare gli incassi spesso insufficienti del botteghino; spesso però la qualità di questi tie-in è stata molto bassa e nemmeno il web, tra pareri contrastanti, ha saputo dare una mano agli appassionati. È un po’ il caso di Rambo: The Video Game che non è di certo un capolavoro, ma che forse sarebbe stato meglio provare prima di lasciarsi andare a commenti negativi e di parte come quelli visti nei mesi precedenti al rilascio. Quindi, eccovi la nostra a riguardo.
UNA MACCHINA DI MORTEPotremmo anche iniziare a sparare sentenze su come questo gioco abbia deluso e di come si tratti di un titolo non degno di essere comprato, potremmo elencarvi i milioni di difetti che potreste trovare all’interno del pacchetto, ma lasceremo queste cose per ultime, dando spazio invece a quanto è stato fatto per renderlo potenzialmente divertente, un vero e proprio prodotto per cabinati, ora riequilibrato per essere giocato a casa vostra. Sì, è vero quello che si dice quando si parla del lavoro svolto dagli sviluppatori di Teyon, “Rambo: The Video Game” uno sparatutto su binario che toglie il comando del personaggio per farci concentrare sui riflessi e sulla capacità di restar vivi sfruttando qualche elemento dello scenario. Non crediamo che questo sia un difetto, in fondo parlando di cabinati ispirati a film come, appunto, Rambo, non ci è mai capitato di avere la possibilità di muoverci. In questo gli sviluppatori potevano essere più chiari nel momento della propaganda atta a vendere il loro ultimo videogame. Nonostante ciò, non siamo convinti che sia stato questo a far storcere il naso ai più, ma che in realtà sia stato proprio un discorso di grafica a rendere il prodotto così “famoso”. Vedere John Rambo sproporzionato, con un testone da brividi ed una pelle plasticosa e lucida ha fatto un attimo allontanare anche i più fedeli discepoli delle pellicole cinematografiche, ma è questo l’aspetto più importante? Perché nessuno si è soffermato realmente a pensare che forse ci poteva essere un che di positivo in tutto il pacchetto? Probabilmente molti si aspettavano un videogame alla Far Cry, dove il protagonista poteva liberamente muoversi per la mappa ed ammazzare chiunque volesse, in realtà quello che gli sviluppatori hanno tentato di fare è stato approfondire una trama già ben definita dai film rendendo più umano il volto di Rambo, pur stereotipandone il fisico. Forse, potreste pensare che ci stiamo solo attaccando a delle inezie per dire che effettivamente il prodotto vale, ma non è così: stiamo cercando di spiegare che questo videogame non è il male assoluto, ma nemmeno un prodotto degno di una valutazione superiore al cinque.
Parlando di trama, Rambo: The Video Game ci dà la possibilità di scoprire molti retroscena della vita di John Rambo partendo dalla sua cattura in Vietnam, per poi riproporci le storie narrate nei film fino ad arrivare all’inesorabile fine della sua storia. Il tutto condito con gli stessi dialoghi dei film e da una trasposizione grafica degli scenari davvero ben realizzata, difatti la qualità audiovisiva consente di gustarsi appieno il lavoro svolto dagli sviluppatori nel ricreare quasi fedelmente le ambientazioni viste nei film. Il movimento di Rambo è limitato alle sole coperture ed alla mira contro i nemici, oltre che al particolare sistema di ricarica gestito da un cursore a mezza luna che, in base a dove sarà fermato, aumenterà o diminuirà il tempo di reazione e di ricarica di John. Oltre ad avere un arsenale ben rifornito di bocche da fuoco, e tutte le famosissime armi che caratterizzano da sempre il protagonista, Rambo avrà la possibilità di entrare in Rage, ossia di azionare un potere che lo renderà temporaneamente immune dai danni e velocissimo dei movimenti, rendendo invece i nemici lenti e temporaneamente stupidi, tanto da uscire dalle coperture mentre ricaricheranno.
Il sistema di coperture è gestito esclusivamente dal quartetto di tasti ‘WASD’ e ci permetterà di metterci al riparo in alcuni punti predefiniti; nonostante questo, non potremo star lì a crogiolarci più di tanto al riparo dalla pioggia di proiettili, infatti i nemici non ci metteranno molto a stanarci, a lanciarci granate contro o a distruggere i nostri ripari di fortuna. Tutto questo grazie all’alto livello di difficoltà che è stato reso disponibile dagli sviluppatori, grazie al quale migliorano considerevolmente i movimenti e le strategie nemiche. Il recupero della vita è cosa inesistente, soprattutto se vi aspettate medikit pronti per ridarvi tutta la vostra forza fisica, sarà invece necessario sfruttare al meglio le suddette coperture; considerato poi che esiste un numero limitato di respawn per ogni livello di gioco, al termine dei quali dovrete ricominciare daccapo lo stage. Questo mette in chiaro il carattere del gioco e, nonostante si tratti di un gioco che a dire di molti ha una difficoltà irrisoria, a livelli alti ci siamo trovati spesso a ripercorrere gli scenari più e più volte cercando di non morire sotto i colpi dell’immancabile mitragliatrice a postazione fissa.
IN CONCLUSIONEIn fin dei conti Rambo: The Video Game non è una spanna sopra a nessuno titolo, ma nemmeno troppe spanne sotto: è uno sparatutto normalissimo sul quale i fan dei più classici Call of Duty e Battlefield si sono volontariamente accaniti solo perché non si sono soffermati a provarlo e la maggior parte di loro è stata fuorviata e fomentata da quella miriade di cattive recensioni che vogliono vedere il male dei videogame in un prodotto che senza ombra di dubbio non è il gioco dell'anno, ma che nemmeno è da definirsi feccia. La scarsa longevità non aiuta e siamo convinti che i ragazzi di Teyon prenderanno atto della miriade di feedback negativi che sono stati rilasciati via web, ma siamo comunque speranzosi per il loro prossimo prodotto sperando che, semmai verrà creato un nuovo videogame che vuole ripercorrere le epiche gesta di Rambo, quanto meno ci venga concessa più libertà di movimento. ZVOTO 5