Non sono sicuramente un’esperta di cibo etnico, ma so molto bene quello che mi piace in fatto di food, anche oltre confine. E così questa settimana, con la mia amica Daniela, sono andata a provare un locale di cui avevo sentito parlare da Dario Ujetto: Ramen-ya Luca.
Ma i menù, che sono quattro (fissi a mezzogiorno), spaziano anche dai Gyoza (ravioli giapponesi fatti a mano), al Tonkatsu (lonza di suino impanata e fritta con contorno di verza) e al Kara age, ossia al pollo marinato fritto alla giapponese. Ogni piatto è accompagnato da riso con semi di sesamo nero ed Edamame, ossia i buonissimi fagioli di soia bolliti. Io ho assaggiato anche gli Onigiri con ripieno di tonno e maionese, ma credo che la prossima volta sarà il caso di provare il Chashu don, riso con salsa della casa e pancetta.
Il locale è aperto da Gianluca Zambotto e non ha nemmeno un anno di vita. Si occupa lui di cucinare e preparare tutto ciò che viene servito: la pasta fresca la fa a mano tutti i giorni come il brodo dei ramen, il vero segreto di questo piatto, in cui la giusta combinazione tra i prodotti che si utilizzano fa la differenza.