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Rana Dasgupta, Solo, Feltrinelli , Libro del cuore della settimana

Creato il 10 marzo 2011 da Atlantidelibri
The British writer Rana Dasgupta on the litera...

Image via Wikipedia

Rana Dasgupta è nato a Canterbury ,cresciuto a Cambridge. Ha studiato Letteratura francese , pianoforte ad Aix-en-Provence, Communication Arts all’University of Wisconsin-Madison. Ha lavorato  a Londra, poi a Kuala Lumpur, e infine a New York. , periodo durante il quale ha abbozzato il progetto di un ciclo di storie sulle città contemporanee. Nel 2001 si è trasferito a Delhi per dedicarsi interamente alla scrittura. Il suo primo libro è stato Tokyo Cancelled , seguito da Solo, vincitore del Commonwealth Prize,appena pubblicato da Feltrinelli. Se non è un autore globale questo! E anche da tenere d’occhio, aggiungiamo noi!
Ci troviamo davanti un testo importante, uno scrittore che ha l’ardimento e la forza propositiva di un progetto di ampio respiro, e non è poco di questi tempi. Riesce a raccontarci la Storia e le storie degli uomini,la vita e l’amore, la cultura e la politica, la nascita delle ideologie e il loro esaurirsi, le tragedie dell’umanità e quelle personali, l’arte e la criminalità organizzata. Attraverso gli occhi del suo protagonista, Ulrich, sfila un secolo e un mondo: siamo in Bulgaria, e il Novecento non è stato certo avaro di accadimenti!

Rana Dasgupta, Solo, Feltrinelli

Con audacia immaginifica e brillantezza lirica, Rana Dasgupta dipinge il ritratto di un secolo attraverso la storia di un everyman bulgaro, Ulrich, cieco e centenario, raccontando la sua esistenza ma soprattutto i suoi sogni, le vite che non ha vissuto.”Solo conferma Rana Dasgupta come il più inaspettato e originale scrittore indiano della sua generazione.” Salman Rushdie.
Il libro
Diviso in due movimenti, Solo racconta la vita e i sogni di Ulrich, un chimico bulgaro nato nella prima decade del Ventesimo secolo.
Nel primo movimento del romanzo Ulrich, ormai cieco e vecchissimo, chiuso in un anonimo appartamento di Sofia, si abbandona ai ricordi e rievoca la sua vita. Figlio di un ingegnere ferroviario, poco più che bambino, Ulrich ha due grandi passioni: il violino e la chimica. Negatagli la prima dal padre, parte per la Berlino di Einstein e Fritz Haber per approfondire la seconda. Ma i suoi studi sono interrotti quando la fortuna di famiglia si estingue e deve tornare a Sofia per aiutare i genitori. Non lascerà più la Bulgaria. Le ambizioni professionali che gli rimangono sono seppellite prima dall’avvento del comunismo e poi da quello del capitalismo selvaggio. Quella di Ulrich è una vita fallimentare, ma, avvicinandosi alla fine, si rende conto di come le frustrazioni della sua esistenza siano state un terreno fertile per la creazione di una vita sognata. E sono questi sogni che vanno a comporre la volatile seconda parte del libro.
Nel secondo movimento, in un rapido balzo dal passato al presente, da vite vissute a vite fantasticate, Dasgupta segue i figli immaginari di Ulrich, che, pur nati nel comunismo, si fanno strada in un mondo post comunista fatto di celebrità e violenza: Boris, musicista bulgaro nato poverissimo che diventa una star mondiale; Khatuna, sensualissima giovane moglie di un boss della mafia georgiana costretta alla fuga dopo l’omicidio del marito, e suo fratello Irakli, poeta. Personaggi e moventi s’intrecciano con il ritmo del sogno dietro alle palpebre dell’anziano narratore che vede i suoi figli sognati, variazioni sul tema della sua vita, tentare di vivere come a lui non è riuscito.
Grazie al sapiente intreccio di scienza ed emozioni, vecchio e nuovo mondo, reale e immaginato, Solo si rivela un’opera di grande virtuosismo e fascino visionario.

http://www.ranadasgupta.com/



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