http://rancidrancid.com/
http://www.hell-cat.com/
I Rancid provengono da Berkeley come i NOFX e i Green Day dell’altro Armstrong (Billie Joe). Si sono formati nel 1991 dalle ceneri del mitico gruppo ska-punk Operation Ivy dove militavano Tim Armstrong e il bassista Freeman. Il suono del gruppo ha cambiato pelle più volte nel corso della loro breve, ma intensa, storia: l’esordio era caratterizzato dal basso pirotecnico e spettacolare di Matt Freeman e ottimo punk rock in stile Lookout records (Screeching Weasel, primi Green Day). Da Let’s Go in poi le cose cambiano (e probabilmente anche il conto in banca...): con due chitarre e un altro cantante-compositore; lo stile si affina e il risultato è un disco eccellente, forse il loro migliore lavoro insieme al già citato “wolves”. Il singolo Salvation li proietta ai vertici delle classifiche indipendenti e spiana la strada a tutto quello che verrà dopo. And Out Come The Wolves esplode (è proprio il caso di dirlo, dato che il singolo trainante è TIme Bomb) grazie ad un sapiente dosaggio di elementi ska retaggio del recente passato con i Poison Ivy e grazie all’esperienza acquisita in materia di punk inglese da parte di Frederiksen alla corte di Charlie Harper e i suoi UK Subs. Il disco successivo, Life Won’t Wait, è immerso in buona parte nei suoni reggae e ska (come i Clash hanno tramandato ai posteri); è il loro disco più sperimentale e coraggioso, anche se forse non è stato capito e apprezzato completamente. L’album del 2000, l’omonimo Rancid (il secondo a intitolarsi con il nome del gruppo, dopo il disco d’esordio) mette da parte clamorosamente le pulsioni giamaicane e le innovazioni e si tuffa a capofitto nell’hardcore punk di scuola britannica, senza alcun compromesso melodico né nessun singolo adatto alle trasmissioni radio. Dopo quell’album parteciparono alla serie di split album, editi dalla BYO records dei Youth Brigade, in compagnia dei NOFX. Ogni gruppo riproponeva brani dall’altro con alterne fortune: in questo caso sono sicuramente preferibili le versioni della banda di Fat Mike...Gli ultimi dischi, Indescrutible e Let the Dominoes Fall sono un buon sunto di tutto quello che hanno composto in passato, senza gli azzardi di Life Won’t Wait né le botte da orbi del Rancid del 2000: buon punk rock con qualche riferimento hardcore e parecchi brani interessanti ma, sinceramente, niente per cui valga la pena di strapparsi i capelli...I “lupi” sono un po’ distanti ormai... Nel frattempo Tim Armstrong ha creato l’etichetta discografica Hellcat Records per la quale sono usciti tanti, ottimi, dischi hardcore e punk (tra gli altri i Distillers dell'ex moglie Brody Dalle e anche l’ultimo Rancid, Let the Dominoes) e si è dilettato con il progetto collaterale Transplants; Lars Frederiksen con i suoi Bastards; Freeman si è ammalato ma fortunatamente ne è venuto fuori e lo storico batterista Brett Reed ha abbandonato la nave.La speranza è che il futuro in casa Rancid ci riserbi qualcosa all’altezza dei primi 3-4 dischi: la classe non manca... La discografia: