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randagismo: in Campania la situazione è tragica

Da Kia
Avevo deciso una volta finite le vacanze di scrivere un post di rientro raccontando di quanto mi fossi divertita al mare, dello splendido sole che mi aveva accarezzato il viso e dell'inebriante panorama che avevo potuto vedere ma, a metà delle mie vacanze in Campania l'unica cosa a cui riesco a pensare sono lo stato del randagismo in questa regione. Ovunque mi giri vedo cani deperiti, impauriti, magri e affamati vagare per strada, seduti sui cigli delle strade provinciali o peggio morti investiti e lo stesso vale per micini rachitichi e gatti randagi.
Ero già venuta qui tre anni fa' ma quest'anno la cosa è molto molto peggiorata rispetto all'ultima volta o almeno così mi pare. Ieri ho visto addirittura un cucciolo di meticcio che avrà avuto si e no 3 mesi alla catena sotto il sole, magrissimo e perennemente con la coda nascosta tra le zampe posteriori. E ogni volta il cuore mi si stringe in una morsa e mi manca il respiro.
Quindi il secondo giorno dall'inizio delle mie ferie ho deciso di cercare le associazioni presenti sul territorio e ne ho contattate una ventina tra associazioni e semplici volontari-attivisti: sapete quanto fra questi mi hanno risposto? 3. Sapete cosa mi hanno detto: fai foto e mandacele, non chiamare vigili o canile se no stai certa che i cani fanno una brutta fine (vedi canile di Cicerale ). A questo punto mi sono organizzata con ciotole di fortuna per disseminare acqua e cibo ovunque potessi ma mi sembra troppo poco.
Non si può stare inermi.
Perciò quel che ho deciso di fare è contattare le associazioni non della zona ma quelle di zone meno "tragiche" per vedere se almeno tramite loro si possa aiutare a migliorare la situazione presente qui partendo da un'altro luogo.
Vederlo dal vivo non è come leggerlo o vedere delle foto. vederlo dal vivo è agghiacciante, vedere le persone indifferenti e quasi quasi infastidite dall'agonia e dal terrore negli occhi di queste povere creature è terribile. E la rabbia è insostenibile.

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