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Randy Holden - Population II (US Hard Rock)

Creato il 26 novembre 2012 da 79deadman @79deadman
Randy Holden - Population II (US Hard Rock)
Artista: Randy Holden Titolo: Population II  Anno: 1969 Label: Hobbit 5002
Lineup:
Randy Holden – guitar, vocals Chris Lockhead - drums
Tracklist:
Guitar Song  6:06   Fruit & Iceburgs  5:59   Between Time 1:48   Fruit & Iceburgs (Conclusion) 1:48   Blue My Mind  6:01   Keeper Of My Flame 10:07
Forse un personaggio come Randy Holden non dovrebbe nemmeno figurare in questa raccolta di eroi dimenticati. Uno che solo qualche anno fa pubblicava un album con uno strumentale di mezz'ora; uno già rinomato in tempi non sospetti come leader degli Other Half, poi addirittura come chitarra solista dei Numi Tutelari dell'hard Rock, i Blue Cheer, è certo un personaggio al confine del sottobosco. Ma, quando in compagnia del batterista Chris Lockhead e di 20 Amplificatori Sunn,  entrò nel ventre di un teatro deserto per incidere Population II non era più solo un chitarrista. Sulla copertina dell'album appare già trasfigurato in un aura di luce astrale, un Cristo Elettrico al servizio di Volume e Distorsione. In realtà non era un messaggio dal Cielo, ma un Titano evocato da Ade, al soldo del più sommerso mondo plutoniano a cui quella Fender tramutata offriva inni di battaglia per la conquista del mondo emerso. Population II è un album dipolare che si risolve come un monumentale soliloquio elettrico di un virtuoso dal timbro unico, forgiato nel piombo della fucina di Efesto, filtrato da sustain esasperanti e deformato da tempi dilatati e pesantissimi, rivelato al mondo dalla più impressionante batteria di amplificatori di quell'era che già annoverava mille sperimentazioni, ma forse nessuna, in occidente, così devota ad uno strumento - la chitarra elettrica -  da ingigantirlo fino farlo diventare oggetto di devastazione come la clava di Ercole o il martello di Thor. Holden diviene un progenitore marchiato col segno di Caino, antenato di una schiera di illustri anarchici come Helios Creed o Caspar Brötzmann, facendo assaggiare in America le follie che mastodontici disillusi come Takashi Mizutani o Keiji Haino stavano predicando in Giappone. Brani come Guitar Song o Fruit & Iceburgs, che indubbiamente partono laddove Hendrix aveva salutato il pubblico di Woodstock, imbracciano quella stessa Fender per forgiare un suono di distruzione di massa che trapassa il corpo dell'ascoltatore in maniera veramente fisica e tangibile, oltrepassando d'un colpo le cupezze di Tony Iommi per scoperchiare una necropoli sonora ancora più ridondante, fatalista e autunnale. Quei dieci minuti finali di Keeper of My Flame sono una lega strana di Blue Cheer, Grand Funk, Master of Reality e psichedelia deformata, pronta per temprare questo unico, enorme sound. Se un giorno i morti emergeranno dalla terra per trascinarci nella loro tenebra, lo faranno al suono di questa musica, scrivendo su tutti i muri "Randy Holden is God".
Population II fu un’uscita ai limiti dell’ufficialità a tiratura limitatissima. Ciò ha fatto del vinile Hobbit un autentico Graal al pari di Dead Man o Zerfas. Difficile trovare una copia originale (HB 5002, etichetta verde) in condizioni decenti per meno di 250-300 euro, mentre i pezzi migliori possono anche superare i 500. ATTENZIONE: esistono ristampe europee dei primi anni ’90 del tutto simili per cover e label agli originali USA! Varie le opzioni in CD, ma tutte piuttosto costose. L’ultima ristampa (Guitar God Music – BMI 2007) è reperibile su http://www.randyholden.com per 25$, mentre su Amazon è disponibile una versione della Black Rose di qualche anno più vecchia che accoppia Population II a Guitar God (album autonomo del 1997): non meno di 15 euro (usato) più spedizione.
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