Prosegue lo scambio di colpi a distanza tra Mike Ashley ed il board del Rangers FC, dal cambio del CDA a Marzo 2015(qui dettagli) si è fatto sempre più serrato lo scontro per l'influenza del magnate di Sports Direct sul club scozzese(qui dettagli) che negli ultimi mesi ha lanciato una serie di azioni legali per contrastare i nuovi amministratori che stanno tentando, anche con l'aiuto dei tifosi(qui dettagli), di liberare la società dal giogo del businessman(qui dettagli).
Dopo numerosi inviti al boicottaggiodel materiale del club(qui dettagli), i cui proventi finiscono per la quasi totalità nelle casse di Sports Direct grazie al prestito dello scorso Gennaio che ha trasferito il controllo della divisione retail ad Ashley(qui dettagli), il Rangers Supporters Trust, associazione di tifosi tra i protagonisti nella lotta per riconquistare il board, lancerà sabato 12 Dicembre il proprio punto vendita del materiale sportivo dei Rangers ad Ibrox garantendo il reinvestimento dei ricavi in azioni.
Da un'indagine sugli ultimi bilanci del Rangers FC il collettivo di tifosi ha scoperto qualche tempo fà, e già lo aveva denunciato l'anno scorso(qui dettagli), che la gran parte dei ricavi del merchandising della divisione Rangers Retail è stata costantemente drenata da Sports Direct, grazie al prestito di 5 Milioni(qui dettagli), e al club sono arrivati solo poco più di 50 centesimi ogni 10 sterline spese.
Il Rangers Supporters Trust ha così deciso di aprire il suo punto vendita in occasione dei match interni del club per poter vendere il proprio materiale alternativo(qui dettagli) con il fine di raccogliere nuove risorse per incrementare la propria quota di azioni nella società, andando a rafforzare la presenza dei tifosinell'azionariato del club, in attesa che si dia il via libera ufficiale alla creazione di un unico collettivo di supporters fondendo alcuni gruppi rilevanti(qui dettagli).
RST shop at Ibrox tomorrow. Only way you can buy merchandise and be sure money will go to the club and not SD. https://t.co/EM3zEvx1Zz— Rangers Supporters (@RangersFCTrust) 11 Dicembre 2015
Il boicottaggio ha già dato frutti facendo segnare una decisa diminuzione dei ricavi del comparto retail passati da 7,6 milioni di sterline al giugno 2014 a£4,262 milioni del 2015, di seguito il commento del portavoce del Supporters Trust da eveningtimes.co.uk sull'iniziativa che parte dal match interno contro il Greenock Morton FC:
“I think fans are well aware of the situation with Sports Direct and the problems for Rangers. Buying official merchandise helps nobody but Mike Ashley.
“If you want to see your money going towards the club, this is one option open to you and people are becoming more aware of ways which they can give money to Rangers.
“Nothing we can do will be as cost effective as a retailer like Sports Direct. We can’t buy in bulk or spend money buying in lots of stock.
@RangersFCTrust pic.twitter.com/j1drtDypRX— GRAEME MANNING (@ranfc12) 11 Dicembre 2015
“But we are selling t-shirts for £20 and generating £10 of profit that will go into Rangers. That compares spectacularly favourably with the pittance Rangers receive from official merchandise at the moment.
“This is a good way of getting money into Rangers, but also demonstrates how bad the merchandise situation is at the moment.
“Hopefully we can show that the appetite is there amongst the fans. The message has got through to people that buying official merchandise is not helping Rangers.
“The next message is that this is an alternative way for you to buy Rangers related merchandise but ensure that you are helping the club as well. Hopefully it will lead to us being able to do something on a larger scale.”