E' tutto come abbiamo sempre sognato: Raoul Bova libero e maschio.
Se fossimo delle brave persone saremmo immensamente addolorate per la fine di un matrimonio durato 13 anni. E invece siamo noi, e ci sentiamo in diritto di gridare che dio esiste (.. non solo per averci concesso la depilazione definitiva). Ecco cos'ha dichiarato l'attore a Vanity Fair per mettere a tacere noi tutti i gossip che, prevedibilmente, stanno minando la serenità dei due figli:
''Se io sono un personaggio pubblico e conosco le regole del gioco, i miei figli non hanno fatto nulla per meritarsi questo trattamento… L'assedio dei fotografi li spaventa… Poi c'è la scuola: i compagni a casa hanno genitori che leggono, ascoltano, e a tavola commentano queste cose, e i figli le sentono, e tornando a scuola le ripetono, con la cattiveria che possono avere i bambini: tuo padre sta male, tuo padre è un ladro, tuo padre divorzia, tuo padre è gay… Se mi vedo costretto a parlare, è per proteggere loro''.
Con Chiara Giordano era finita da tempo:
''Chiara e io nel tempo siamo molto cambiati. Il cambiamento a volte unisce e a volte no. Noi due, purtroppo, non ci siamo più capiti… Allora è iniziato un periodo molto lungo – quasi tre anni ormai – in cui ci siamo parlati, ci siamo confrontati. Abbiamo provato in tutti i modi a risolverli, quei problemi, ma purtroppo non è bastato… E alla fine abbiamo deciso di comune accordo, con grandissimo dolore e con grandissima civiltà, di prendere strade diverse. Lo abbiamo fatto perché crediamo troppo al valore della famiglia per tenerla in piedi a qualunque costo, come facciata, senza onestà. È un atto non dico di amore, ma di rispetto per l'amore che c'è stato tra di noi'
Ma veniamo al dunque:
''lo dico apertamente, mi piacciono le donne. Se fossi omosessuale, credo che non avrei nessun problema a riconoscerlo. O forse non lo direi: perchè questo obbligo di dichiararsi, di giustificarsi? Nessuno va in giro a dire: piacere, sono etero. Più di metà dei miei amici sono gay. Persone con cui sono cresciuto e andato a scuola, con cui lavoro. È per loro, soprattutto, che mi fa ribrezzo questo modo razzista e retrogrado di usare l'etichetta di omosessuale come una macchia inconfessabile, come una peste" [fonte: ansa]
Ok, ci crediamo. Se ultimamente l'abbiamo visto con i capelli cotonati stile Orietta Berti non è per omosessualità. Ciò che Raoul Bova ha veramente da nascondere è la progressiva stempiatura.