E tuttavia nemmeno oggi vogliamo sentirci troppo vulnerabili così dentro una crisi economica spaventosa oltre ad aerei costosissimi e peraltro mediocri cui hanno già rinunciato Olanda e Canada , scopriamo che dovremo spendere un miliardo di euro per dotarci di altri due sommergibili, di progettazione tedesca, che vanno ad aggiungersi ad altri due già consegnati. Così nella legge di stabilità sono stanziati 170 milioni per dare avvio all’operazione. Naturalmente esattamente com’è avvenuto per gli F35 il governo risponde che i contratti erano già firmati. Ma di certo i lavori, per almeno uno dei due sommergibili la cui consegna dovrebbe avvenire nel 2016 non sono ancora cominciati e si potrebbe tranquillamente recedere. Però non si può: su tutto si deve risparmiare tranne che sugli armamenti.
A cosa potranno mai servirci due sommergibili in più? Quale minaccia dovrebbero sventare per cui non è assolutamente possibile rinunciare nemmeno a uno di questi battelli che vengono assemblati in Italia, ma con tecnologia integralmente tedesca? Che senso ha dotarsi di sommergibili che non abbiano una funzione strategica? Inutile chiederlo ai vertici militari che si fanno i loro affari in silenzio esattamente come facevano ottant’anni fa. Ed è inutile chiederlo nemmeno ai politici che stanno a questi giochi sottomarini. Rimane il fatto che un altro miliardo verrà buttato dalla finestra, sottraendolo alla scuola, alla sanità, al welfare che evidentemente sono i veri nemici dell’attuale classe dirigente italiana e che vanno affondati. Ecco cosa servono i sommergibili: dritto e sicuro corre il siluro.