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Rapina pluriaggravata a Menfi, Spatola confessa

Creato il 05 febbraio 2016 da Comunalimenfi
carabiniere_Menfi

Ha confessato Antonino Spatola ed ottenuto gli arresti domiciliari. Nell’interrogatorio di garanzia, dinanzi al giudice Roberta Nodari, il trentaseinne menfitano avrebbe ammesso di avere partecipato alla rapina, l’8 maggio del 2014, ai danni di un’ottantenne di Menfi.

Da quella rapina lui avrebbe ricavato appena 30 euro, mentre il resto del bottino, circa 400 euro e alcuni oggetti in oro e in argento, sarebbero andati ad altri. Spatola avrebbe, però, dichiarato di avere avuto un ruolo marginale nella rapina e di non avere colpito l’anziana. L’ottantenne è stata colpita a un polso con un forcone per farle mollare la presa, mentre tentava di non fare entrare in casa i rapinatori, e poi con uno schiaffo sul naso. Ha riportato lesioni giudicate guaribili in un paio di giorni. Sugli altri componenti del gruppo non filtra alcuna notizia dall’interrogatorio di garanzia.

Dopo l’interrogatorio il difensore di Spatola, l’avvocato Calogero Lanzarone, ha presentato al giudice Roberta Nodari istanza per la concessione degli arresti domiciliari. “Sono soddisfatto della decisione del giudice -afferma il legale- in ragione della collaborazione offerta dal mio assistito”.

Le indagini dei carabinieri sono state subito avviate dopo la denuncia della donna e Spatola era stato sentito dagli inquirenti perchè conoscenza l’abitazione dell’anziana dove aveva affettuato lavori di pulizia sul tetto. Ma altri elementi per ricostruire la vicenda i carabinieri li hanno ricavati intercettando Spatola.

Un ampio ventaglio di attività quello svolto dai militari della stazione di Menfi che è stato ritenuto sufficiente dal giudice per emettere l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del menfitano, indagato, in concorso con altre persone allo stato ignote, di rapina e lesioni aggravate. L’intuizione dei carabinieri di Menfi, guidati dal maresciallo Emanuele Latona, è stata quella giusta. E adesso le indagini sono finalizzate ad individuare gli altri componenti del gruppo. Sono al lavoro i militari della compagnia di Sciacca con a capo il capitano Salvatore Marchese.

Fonte: Giuseppe Pantano – GdS 05/02/2016


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