Un libro geniale: Il Maestro di Sant’Agostino.
Premessa: forse ho già parlato del problematico rapporto che ho con mia madre, mi rendo conto che la cosa sia abbastanza noiosa però ho bisogno di sfogarmi e quindi lo faccio qui anche perché almeno sono a casa.
Non ho mai avuto un buon rapporto con mia madre sin dall’infanzia. Sarà perché abbiamo due caratteri opposti o perché nessuna delle due ha voglia davvero di capire l’altra. Sia chiaro, a me le persone che lodano sopra ogni cosa i loro figli sanno di ridicolo e non vorrei mai una madre/padre del genere perché mi sentirei una cretina. Per dire, c’è un mio amico la cui madre non fa altro che dirgli “sei il migliore/sei un figo” urbi et orbi, facendolo apparire un povero idiota quando non lo è assolutamente. Come sempre, la cosa migliore è una via di mezzo.
Mia madre mi ha quasi costretta a riscrivermi all’Università quando sapeva che non avevo alcuna voglia di studiare ancora. Per lei dovevo iscrivermi e basta, per farla felice. Mi vede come una sua emanazione purtroppo e non come una persona da lei distinta e separata, che le somiglia molto poco. Di solito mi ignora, cercando di giustificarsi col fatto che quand’ero bambina sono stata molto male e dunque si è dovuta prodigare molto per me, della serie “ora che sei grande sono cazzi tuoi” ma ieri s’è accorta che – guarda caso -non ho dato esami all’Università e si è arrabbiata da morire, quindi adesso non mi parla più.
Per lei è più facile non parlare del problema piuttosto che affrontarlo (in effetti non ha tutti i torti) quindi mi ha ipoteticamente tagliata fuori dalla sua vita. Perché una laurea è più importante dell’affetto di un figlio, si capisce. Perché non merito di spiegare le mie ragioni ma esclusivamente di eseguire ordini e di accondiscendere altrui desideri. Ma che bella prospettiva. Onestamente forse è meglio così, non credo che abbia voglia di sentirsi dire che la Storia dell’Arte mi fa veramente pena, che l’Università fa ancor più pena di tutto e che comunque non lavorerò mai in quell’ambito, quindi non vedo perché devo consumare le mie energie dietro a una cosa simile.
Detesto il silenzio, quando qualcuno scappa, si fa negare, non risponde a telefono-mail-piccioni viaggiatori e compagnia cantante, mi sembra un atteggiamento infantile e anche un po’ cretino, perché preferisco un taglio netto a una dissolvenza che lascia tanti dubbi. Non so davvero che fare, se e che dirle eventualmente, davvero. In tutto questo, lei comunque è molto concentrata su se stessa, non si occupa assolutamente di me e dei miei problemi di salute, il che mi spinge ancor di più a pensare non solo che ho una madre meravigliosa (!) ma anche che non ha alcun senso tentare di recuperare un rapporto con lei.
Datemi un consiglio, please.